Alla Bottega del Teatro: L'udienza
Caserta – 13 dicembre 2008
Articolo e foto di Federica Roano
Ieri, sabato 13 dicembre, presso la Bottega del Teatro, è stata
inscenata "L'udienza", con la regia di Piero Grant e Peppe Romano.
Sul palcoscenico sono presenti unicamente un dirigente di una sezione di un
birrificio, "Capo" (Peppe Romano) e un suo dipendente, "Vanek" (Piero Grant).
La singolarità della storia sta nell'ottima caratterizzazione dei personaggi i
quali si rivelano diametralmente opposti all'impressione che si ha di loro nelle
prime scene: difatti, Capo risulta essere, sin dalle prime battute, un uomo
arrogante e pieno di sé, molto subdolo ed orgoglioso dell'azienda di cui fa
parte. Vanek, invece, sembra essere un dipendente avvilito e insoddisfatto del
proprio lavoro, un uomo che, per necessità, è costretto a svolgere funzioni
(come portare all'interno del magazzino le botti di birra piene e portare poi
fuori quelle vuote) che poco gli si addicono. Scopriamo subito che Vanek in
realtà è un autore teatrale, ed è proprio questa la motivazione dell'incontro.
Capo tenta in tutti i modi di mettere in guardia il suo dipendente dalla
presunta meschinità dei colleghi, intervallando i vari consigli preziosi con
abbondanti bicchieri di birra. Vanek rimane da prima colpito dalla sincerità del
suo capo, tanto da ascoltarlo attentamente. Ma bicchiere dopo bicchiere, si
rende conto che l'obiettivo di Capo è esclusivamente quello di passare una
serata con un'attrice famosa, con cui il regista ha un rapporto di amicizia.
Mano a mano Capo si svela, passando da un fiero dirigente ad una vera nullità,
un uomo patetico, intrappolato nel suo minuscolo mondo aziendale, pronto a fare
qualsiasi cosa per dare un importanza, un senso, alla sua mera esistenza.
I due attori, sicuramente giovani, dimostrano di avere capacità attoriali molto
spiccate, oltre che una forte propensione alla caratterizzazione dei personaggi,
delineando le caratteristiche non solo tramite le battute, ma anche con un
linguaggio del corpo molto curato e dettagliato. Peppe Romano, con gesti e
impulsive reazioni, rende perfettamente la miseria del suo personaggio. Piero
Grant invece, sottolinea l'onestà e la delicatezza d'animo di Vanek con pause
sapientemente studiate e con movimenti e toni di voce mutevoli in base alle
emozione di Vanek.
In somma, questo spettacolo risulta piacevole e ben studiato, dai tratti
ironici, assolutamente da apprezzare date le tematiche affrontate purtroppo
esistenti e molto difficili da mettere in scena senza apparire di parte.
Consulta: Voci dal quartiere, la 2° edizione a "La bottega del teatro"