Teatro Ricciardi: Festa di Piedigrotta, di Raffaele Viviani.

Capua (CE) – 22 e 23 novembre 2008

Articolo di Emilio Di Donato

 

Sabato 22 e domenica 23 novembre 2008, Festa di Piedigrotta, di Raffaele Viviani. Musiche di Eugenio Bennato

Capua, 22 novembre 2008. "Festa di Piedigrotta", spettacolo scritto da Raffaele Viviani nel 1919 e che molti considerano il primo musical italiano, ha inaugurato Sabato 22 Novembre la stagione teatrale del teatro Ricciardi  di Capua. L'occasione è stata una vera festa, aiutata in ciò dalla presenza del direttore artistico Oreste Barducci che ha fatto gli onori di casa in modo molto personale, attendendo e salutando gli spettatori, uno ad uno, all’ingresso del teatro, ringraziandoli ripetutamente nella presentazione del programma approfittando della pausa di inizio dello spettacolo, e risalutandoli ad uno ad uno quando questi hanno lasciato il teatro. Insomma lo spettatore è accolto con tutti gli onori della casa, coccolato da una schiera che a me è sembrata interminabile di giovani addetti all’accoglienza, che distribuivano sorrisi e cioccolatini.
Lo spettacolo di Mascia, aiutato dalle rielaborazioni musicali di Eugenio Bennato, ha i tempi di un musical e belle trovate sceniche. Le percussioni di Ciccio Merolla danno un ulteriore tocco di contemporaneità allo spettacolo, che lascia interdetti coloro che sono affezionati alla versione tradizionale dello spettacolo, sia per gli elementi di vita contemporanea che talvolta non si amalgamano perfettamente con quelli legati alla Napoli di inizio secolo, sia per l’uso di arrangiamenti con elementi pop e rap. Afferma Mascia nelle note di regia: “Per me Festa di Piedigrotta non può essere altro che un viaggio nella memoria. Ma anche un’occasione per raccontare il mio, il nostro contemporaneo. Ma più si va avanti nel viaggio di approfondimento, e più ci si accorge di nuove suggestioni. Le dissonanze. Le classi sociali che si intersecano e si contrappongono. Le diverse culture che si scontrano.” Ecco, penso che lo spettacolo abbia questi elementi di dissonanza, certamente voluti, e che sta allo spettatore accettarli per avere un altro punto di lettura di una delle opere più popolari di Viviani.
Mi sento in conclusione di dire che ieri sera ho assistito a due spettacoli: quello forte e visuale di Nello Mascia, che ha immerso il testo di Viviani in un contesto contemporaneo, accentuando tutti gli elementi del disagio sociale che affliggono la Napoli contemporanea (cultura malavitosa, impotenza dei tutori dell’ordine pubblico, disoccupazione, razzismo). E quello del direttore artistico (e proprietario) Barducci che, dal palco e nel foyer, ha fatto di tutto per ringraziare il “suo” pubblico che permette, con il proprio abbonamento, di far sopravvivere un così bel teatro la cui origine risale addirittura, secondo lo storico Jannelli, al 1594.

 

consulta: Teatro Ricciardi: Cartellone teatrale 2008/2009

Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana. Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati.