Teatri della Legalità
S. Maria C. V.(CE), dal 29 febbraio al Teatro Garibaldi
Comunicato stampa
Prima edizione di
‘Teatri della legalità’, rassegna teatrale per le nuove generazioni promossa
dall’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Campania per
la direzione artistica di Mario Gelardi e Tina Femiano e l’organizzazione
dell’associazione I Teatrini.
Ad ingresso libero. Info: 081 0330619. In
rete:www.iteatrini.it
Venerdì 29 febbraio, alle ore
17, al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), la compagnia
Figli d'Arte Cuticchio di Palermo, propone ‘Aladino di tutti i colori’, uno
spettacolo d’attore e pupi, scritto e diretto da Mimmo Cuticchio.
L’allestimento, che trae spunto dalla fantastica storia di Aladino, una delle
più diffuse ed amate fiabe del ciclo delle ‘Le Mille e una Notte’, è
interpretato da Mimmo e Giacomo Cuticchio, eredi e divulgatori di una delle più
antiche espressioni del cosiddetto teatro di figura e di animazione, e dal
narratore iracheno Yousif Latif Jaralla con i pupari Fulvio Verna, Tania
Giordano e Nori Takahasci. Scene e costumi sono di Pippo Miraudo, il disegno
luci di Marcello D’Agostino, la fonica di Maurizio Ruggiano e le musiche di
Antonio Guida.
La storia è quella di Aladino e del genio della lampada, restituita in scena
attraverso l’antica pratica dell’Opera dei Pupi Siciliani. Un binomio insolito
che unisce tradizioni e culture estremamente differenti, quella occidentale e
quella orientale, per raccontare una fiaba delicata e attuale. Lo spettacolo,
che si rivolge ad un pubblico di ogni età, invita gli spettatori a riflettere
sul mondo in cui viviamo dove individualismo e competitività sembrano i nuovi
imperativi di un tempo che ci vuole sempre più veloci e freddi. “Aladino –
scrive Cuticchio - è un giovane che ha bisogno di essere guidato dal genio per
non cadere e restare in piedi davanti alle difficoltà. E’ una figura simbolica
che unisce i bambini di tutte le razze e di tutti i colori. Senza la lampada
magica e senza l'aiuto di qualcuno "più grande di lui", il protagonista non
avrebbe futuro. Aladino siamo tutti noi, adulti e bambini, ricchi e poveri,
italiani e stranieri, tutti accomunati dallo stesso bisogno di uno spirito
positivo che conosca i segreti reconditi, ignorati dalla gente comune e ci aiuti
superare la crudezza del quotidiano vivere”.
Uno spettacolo di grande suggestione che prosegue il progetto dedicato alla pace
ed alla solidarietà tra i popoli che i Figli d'Arte Cuticchio hanno iniziato
alcuni anni fa con la messinscena di “Francesco e il Sultano”, scritto da Mimmo
Cuticchio e Salvo Licata, in cui si creava un parallelo tra i differenti modi di
diffusione del cristianesimo utilizzati tra i crociati ed i francescani.
giovedì 13 Marzo, ore 17, al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
- Caserta
Va in scena ‘Il mio giudice’ di Maria Pia Daniele, uno spettacolo dedicato a
Rita Atria, la giovane collaboratrice di giustizia morta suicida nel 1994.
Prodotto dalla compagnia Deep di Roma, ‘Il mio giudice’ con Roberta Caronia è
l’adattamento per il teatro dell’omonimo testo scritto da Maria Pia Daniele in
memoria di Rita Atria, la diciassettenne siciliana morta suicida a Roma dopo
l’uccisione del giudice Borsellino. “E’ la storia – si legge in una nota
dell’autrice – di una ‘figlia’ della Sicilia ‘scomoda’, quella che non si allea
con la mafia, quella che confida nello Stato e che trova in Paolo Borsellino uno
straordinario alleato. Non solo il magistrato cui affidare pericolose
rivelazioni sulla sua famiglia ma un amico, quasi un familiare per la giovane
che si rivolge a lui chiamandolo affettuosamente ‘lo zio Paolo’. La morte del
‘suo giudice’ nella strage di via D’Amelio, a Palermo (19 luglio 1992), ha per
lei un peso insopportabile che la spinge ad un gesto estremo, un ultimo grido
lanciato nella solitudine del suo esilio. La messinscena, che restituisce la
vicenda della ragazza in forma di monologo, diventa strumento di una dolorosa
esplorazione dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti.
lunedì 17 marzo, ore 11,
Tina Femiano e Daniela Cenciotti sono le protagoniste de ‘Il mio cuore nelle tue
mani’, commedia di Manlio Santanelli prodotto da Alta Marea. Le
rappresentazioni, riservate agli studenti degli istituti medi e superiori, si
effettuano nell’ambito della rassegna teatrale per le nuove generazioni promossa
dall’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Campania,
diretta da Mario Gelardi e dalla stessa Tina Femiano ed organizzata
dall’associazione I Teatrini.
La commedia è incentrata sulla paradossale vicenda di due donne: l’una, Tina
Femiano, madre di un aspirante camorrista, e l’altra, Daniela Cenciotti, di un
carabiniere. Due madri che chiedono a San Gennaro un intervento miracoloso per i
rispettivi figli. Per la stessa natura dell’oggetto, e per l’evidente contrasto
che esso traduce, il Santo non potrà che scontentarle entrambe.
“Questo è quanto va detto - scrive Santanelli in una nota - a premessa dello
scontro di due devote del Patrono di Napoli, le quali convengono sotto il suo
altare per contestargli la scarsa professionalità con cui ha esaudito i loro
desideri”. Sotto l’altare del santo protettore, le due popolane svelano con il
loro linguaggio elementare e schietto tutto il calore, la rabbia e l’accoramento
dello stato d’animo conseguente alla “grazia” ricevuta.
“Il tentativo – aggiunge Santarelli - è quello di riprodurre sulla scena la
concezione della vita come eterna commedia in cui l’incontro tra due opposti
scatena ed alimenta un’energia che porta agli estremi l’espressione della
propria interiorità”. Dalla comicità devastante delle due donne al cospetto
delle proprie tragedie, emerge da una parte l’esigenza di delegare alla parola
l’affermazione della propria personalità, dall’altra la quasi simultanea
espressione di dipendenza dagli altri nella ricerca del conforto in un momento
di dolore imposto dalla vita. Ad ingresso libero. Info: 081 0330619; in
rete:www.iteatrini.it
Ad ingresso libero. Info: 081 0330619. In rete:www.iteatrini.it