I Corepolis in "Assolo, Sette storie in musica per sette solisti"
San Nicola La Strada (CE), 24 febbraio 2008, al Qua.. si Teatro
Articolo di Giorgio Ruberti, Foto di Francesco Del Prete
San Nicola La Strada, domenica 24 febbraio. Già conoscevamo i
Corepolis come una delle migliori realtà musicali della nostra provincia.
Ma dopo la performance tenuta al Qua...si Teatro di San Nicola, li conosciamo
ancora meglio. Non tanto da una prospettiva musicale, quanto piuttosto da un
punto di vista “personale”.
Assolo, concerto-spettacolo che ha
alternato momenti recitati ed altri cantati e suonati, per la regia di Emilio Di
Donato, ha mostrato la veste umana oltre che quella musicale di ciascuno dei
sette componenti del gruppo. Le singole storie di vita, sia pure “musicale”,
di Doralisa Barletta (voce), Marco Cocchionone (flauto), Emilio Di Donato
(mandolino, mandoloncello e chitarra), Francesco Faraldo (percussioni e
tamburello), Vincenzo Faraldo (contrabasso), Biagio Rossetti (chitarra battente
e voce) e Pina Valentino (percussioni), ci sono state raccontate dai singoli
protagonisti e via via corredate di piccoli “assoli” musicali, ognuno col
proprio strumento, a simboleggiare il percorso formativo di ciascuno di questi
musicisti. L'idea, oltre che originale, è apparsa interessante ed intrigante,
permettendo ai fan dei Corepolis presenti in sala di conoscere risvolti magari
sconosciuti dei loro beniamini.
Così, con parziale sorpresa, apprendiamo che i Corepolis hanno una
formazione eterogenea e un background insolito per chi fa musica “popolare”,
ma ciò serve a spiegare il loro particolarissimo stile tra tradizione e
sperimentazione, in un atteggiamento che oserei definire quasi
postmodernista. C’è chi proviene dalla musica classica, chi dal rock e chi
dal jazz, ma tutti attratti in ugual misura da quel forte richiamo delle
proprie radici etniche e culturali che, infine, li ha condotti alla tammorra
e al tamburello. È in questo modo che apprendiamo e si giustifica come,
magicamente, la chitarra di Emilio possa andare da Bach al ritmo della
tarantella passando per i Police o i Genesis, oppure come l’“angelica” voce
di Doralisa possa passare dall’urlo “popolare” al soul, da accenni di Tenco (Vedrai
vedrai) a De Andrè (Bocca di rosa in una particolarissima versione “da
tarantella”).
Di notevole interesse gli arrangiamenti e le soluzioni armoniche dei vari
brani presentati (la cui cura lascia pensare ad una possibile ed imminente
produzione discografica del gruppo), e sorprendente per il tono
autenticamente popolare è apparsa la voce di Biagio. Ed
alla fine di Assolo, a
riprova del valore di questo concerto-spettacolo, la sensazione che l'ora e
mezza di musica dei Corepolis sia passata troppo velocemente. Una sensazione
personalmente vissuta poche volte, che mi suggerisce di concludere questo articolo consigliando ai
nostri lettori di non perdere assolutamente i prossimi appuntamenti del
gruppo.
Consulta: 6ª Stagione teatrale "TeatrArte 2007/2008" al QuaSiTeatro