Al Comunale ..Il re di New York!
Caserta, 14 febbraio 2008
Articolo di Marilena Lucente
E’ Caserta la città che ha ospitato l’anteprima nazionale de “Il re di
New York”, lo spettacolo di Biagio Izzo e Bruno Tabacchini, regia di Claudio
Insegno. E le emozioni a fior di pelle, i timori e i tremori della prima
messa in scena si percepivano distintamente al Teatro Comunale.
Una scenografia glamour e grandiosa – e si capisce che gli scenografi e gli
operai hanno faticato non poco per sistemarla nello spazio contenuto del
Comunale – tra porte, scale, entrate e uscite dislocate in diversi punti
strategici della scena. E’ l’elegante locale “Il re di Mergellina”, una
volta appartenuto a Jonny Montemarano e lasciato in eredità a due ignari e
scalcagnati fratelli napoletani, Biagio e Teresa.
Lo spettacolo si apre in un momento particolare della loro vita: “quando un
sogno è appena finito e un altro sta per cominciare”. In America,
ovviamente.
Solo che sua sorella – bravissima Teresa del Vecchio – ruspante e svampita
al punto giusto, vuole tornare in Italia, nel suo mondo. E mentre lei
sbraita e urla, suo fratello – Biagio Izzo - cerca di convincerla ad
abbandonarsi alla magia di un sogno, di una nuova vita, dove tutto può
essere infinitamente migliore. E soprattutto dove non c’è all’orizzonte il
peggiore dei suoi alunni, Carotenuto, un incubo lasciato al di là
dell’oceano insieme al lavoro da maestro, che ancora continua a
perseguitarlo!
La città, conosciuta dall’interno del locale, si rivelerà per l’ingenuo
Biagio un luogo pieno di insidie, di promesse, di sogni di gloria, e, per
sbaglio, persino di riscatto sociale.
La struttura narrativa ricca di eventi – malviventi catturati, bottini
nascosti, colpi di scena - si arricchisce soprattutto con la
caratterizzazione dei personaggi che popolano la Little Italy newyorkese: il
gangester grande quanto un ippopotamo, la seduttiva maitresse di alto bordo,
l’aspirante cuoco, l’impenitente braccio destro del boss che punteggia le
entrate e uscite di scena con imprecazioni e metafore gastronomiche
pugliesi.
Persino “tenera come l’erbetta di Barletta”, questa commedia attraversa
varie forme di spettacolo: Biagio Izzo in scena commenta un video, molleggia
sulle gambe, canta insieme ad Antonella Elia, balla circondato da bellissime
ballerine, e con la voce ora piana ora strozzata dall’esasperazione, tra una
battuta napoletana e l’altra, racconta la sua storia, preoccupandosi solo di
divertirsi e di divertire.
consulta: Stagione Teatrale 2007/2008 al Teatro Comunale