Teatro Garibaldi: applausi per la Nuova Orchestra Scarlatti

S. Maria C. V. (CE) – 11 febbraio 2007

Articolo e foto di Giorgio Ruberti


S. Maria C. V., domenica 11 febbraio. Esperimento riuscito quello della Nuova Orchestra Scarlatti per il sesto appuntamento della sua Terza stagione concertistica presso il Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. Da Bach e Vivaldi ai Beatles e Fauré, passando per il tango di Piazzola e Dyens: il tutto in un unico programma cui l’abilità della Nuova Scarlatti ha saputo conferire una profonda unità stilistica rendendo assolutamente impercettibile e nient’affatto traumatico il salto da un genere all’altro e da un secolo all’altro della storia della musica (che in principio di serata, alla lettura del programma di sala, avevamo previsto essere quantomeno brusco).
Idea in apparenza bizzarra quella di accostare i Concerti per 2 violoncelli e archi e per chitarra e archi di Vivaldi a Michelle dei Beatles, ma che in fondo ha una sua legittimità, anche storica, che può essere fatta risalire alla prassi barocca dell’improvvisazione basata sull’estro inventivo (e sul repertorio barocco è non a caso specializzata la Nuova Orchestra Scarlatti). Così come suggestivo è stato il confronto tra due versioni dello stesso Concerto in sol minore di Vivaldi, una “ortodossa” con i due violoncelli canonici e l’altra “trasgressiva” per via della sostituzione di uno dei due violoncelli con un suo omologo alimentato ad elettricità.
In assenza del direttore D’Ovidio, protagonista della serata è risultata la voce e violoncellista Giovanna Famulari, che oltre ad essersi impegnata in qualità di strumentista ha spesso raddoppiato la melodia orchestrale e dato vita ad una suggestiva interpretazione della canzone dei Beatles. Molto applaudita per quest’ultima performance canora, bissata a grande richiesta, personalmente la Famulari è piaciuta più per le qualità da strumentista che per quelle da cantante, apparse poco originali per timbro vocale e espressività interpretativa. Ottima invece ci è parsa la prova del chitarrista Massimo De Lorenzi, che ha mostrato tecnica e sentimento sia nell’accompagnamento della voce sia nel ruolo da protagonista nel Concerto per chitarra e archi di Vivaldi e nel Fandango per chitarra e archi dal Quintetto in re maggiore di Boccherini. Conferma dell’alto livello artistico per qualità tecniche ed espressive quanto agli archi della Nuova Orchestra Scarlatti, brillantemente disimpegnatisi anche in alcuni passaggi di elevata difficoltà come nel caso del già citato Fandango o in quello delle Tra antiche danze di Vinci. Buona anche la prova dei due violoncellisti solisti Manuela Albano e Lorenzo Cerini.
In conclusione, promozione a pieni voti per questo riuscitissimo esperimento che ha lasciato registrare anche il totale apprezzamento da parte del pubblico (più numeroso del solito e che tra le proprie file annoverava anche un folto gruppo di studenti bulgari ospiti della Nuova Scarlatti). Da non perdere il prossimo appuntamento della Stagione concertistica al Garibaldi domenica 18 marzo che prevede l’esecuzione di una selezione di brani tratti dal Rigoletto di Verdi.

Consulta: Teatro Comunale Garibaldi: stagione 2006/07, S. Maria C. V.

 

 

 

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