Teatro di corte: Opéra Comique

Caserta – 30 Novembre 2006

Articolo e foto di Giorgio Ruberti


Caserta, venerdì 15 dicembre. L’Opéra Comique è l’equivalente francese dell’italiana opera buffa, ma è anche il titolo dell’ultima fantomatica opera che Rossini avrebbe scritto dopo essersi precocemente ritirato dalla vita artistica: questa l’idea drammatica attorno alla quale ruota la commedia musicale, anch’essa intitolata Opéra Comique, andata in scena al Teatro di Corte della Reggia, che sarà replicata sabato 16 alle ore 21 e domenica 17 alle ore 18.30.
Nelle intenzioni degli autori Nicola Fano e Antonio Calende, Opéra Comique vuole essere un omaggio alla gloriosa tradizione italiana della comicità popolare e del melodramma, che viene fatta rivivere attraverso uno spettacolo piacevole e godibile davvero degno di quella stessa tradizione. La produzione è ad opera del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e del Teatro Stabile di Catania, le musiche delle parti cantate (che in questo genere di spettacolo si alternano a quelle recitate) sono di Germano Mazzocchetti, mentre la regia è di Antonio Calenda. Protagonisti assoluti sul palcoscenico sono stati gli attori siciliani Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina, comunque sostenuti da un cast di giovani attori e cantanti molto validi. Sia l’interpretazione musicale sia quella più strettamente recitativa sono apparse di alto livello, e ottimi comici si sono rivelati i due protagonisti, molto applauditi tanto durante la rappresentazione quanto alla fine dei due atti che compongono l’opera. Vista la scarsa affluenza della prima va fatta una considerazione, che si propone d’essere anche un auspicio: dal momento che nella nostra città, rispetto a centri più grandi come Napoli o Roma, non sempre si ha la possibilità di assistere a simili iniziative di alto livello artistico, e dal momento che queste stesse sono spesso finanziate con i fondi della comunità europea (detto in soldini: con soldi che sono anche di tutti noi), è davvero un peccato non sfruttare queste occasioni per un arricchimento personale ch’esse permettono di conseguire (oltre che per comunicare di Caserta l’immagine di una città che sa apprezzare anche la cultura); tuttavia (ed ecco l’auspicio) siamo certi che stasera e domani il teatro sarà maggiormente gremito. Ma veniamo alla trama (non preoccupatevi di leggerla, non svelerò il finale a sorpresa).
Abbiamo detto che Rossini, dopo i successi di inizio carriera improvvisamente si ritira a vita privata a Parigi, alimentando il mito di un’ultima opera che sarebbe stata da lui composta. Di questa eventualità viene a conoscenza il cinico impresario napoletano Domenico Barbaja, che a tutti i costi vuole impossessarsi del prezioso manoscritto. A tal fine, ingaggia due buffi pasticcieri-musicisti siciliani, interpretati da Musumeci e Patavina. I due si fanno assumere in casa Rossini come cuochi e, quasi in un’operazione di spionaggio, tentano di appropriarsi della partitura. Devono faticare non poco per ottenere la complicità del segretario di Rossini e della sua amante, una furba servetta, che forniranno loro la partitura e ne proveranno l’“autenticità” organizzando un’esecuzione con strumenti rudimentali nelle cucine di casa Rossini. Si tratta di un delizioso momento di “teatro nel teatro”, concluso il quale i due cuochi partono per Napoli convinti di aver compiuto la missione, mentre il segretario e la servetta festeggiano convinti di averli beffati. Il finale a sorpresa emetterà la sentenza su quale delle due coppie avrà avuto ragione sull’altra.

 

Orari spettacoli: venerdì 15 e sabato 16 ore 21.00- domenica 17 ore 18.30
Costo del biglietto: € 10,00
INFO 800 13 9813

 

 

 

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