S. Maria C. V., 6 Ottobre.
"Musica nuda" come il titolo del concerto tenutosi presso il Teatro
Garibaldi di S. Maria C. V. "Musica nuda "come musica allo stato puro. "Musica
nuda" come musica assoluta. "Musica nuda" come quella fatta ascoltare dallo
straordinario duo composto dal casertano Ferruccio Spinetti e dalla toscana
Petra Magoni. A dispetto dell’essenzialità degli strumenti impiegati sul
palcoscenico, un contrabbasso ed una voce, il folto pubblico accorso per
l’occasione avrà sicuramente ricevuto l’impressione di trovarsi in presenza
d’una vera e propria orchestra: il contrabbasso, nelle mani del talentuoso
musicista casertano, è di volta in volta percosso come un tamburo, suonato in
orizzontale come un basso o una chitarra, impiegato in funzione di diapason per
intonare la virtuosistica voce di Petra Magoni, quasi troppo bella per sembrare
vera.
È la voce della cantante toscana l’elemento che ha maggiormente impressionato
(senza nulla togliere a quell’eccezionale contrabbassista che è il nostro
Ferruccio), una voce quasi sbalorditiva, quasi sprecata come strumento per
interpretare “canzonette”, quasi una voce da soprano, anzi, addirittura
migliore di quella d’un soprano, per elasticità ed estensione vocale. Una
tecnica incredibile (personalmente mai ammirata in ambito di musica leggera),
un senso del ritmo da voce “nera” che s’innesta su un timbro da “bianca”, che a
tratti ricorda quello di Elisa (una voce, comunque, dalle maggiori potenzialità
rispetto a quella di Elisa, il che non è affatto poco!).
Un personaggio esplosivo come la sua voce, Petra Magoni; meno estroverso,
invece, Ferruccio Spinetti, in linea con l’indole più chiusa che di solito
contrassegna i bassisti. Ma insieme costituiscono una coppia davvero molto ben
assortita, l’uno indispensabile all’altra. Senza le armonie di Ferruccio, Petra
non avrebbe quella base indispensabile per lanciare i propri acuti e,
viceversa, senza i vocalizzi di Petra le armonie di Ferruccio risulterebbero
come private del loro naturale sbocco. L’intesa è perfetta, sono in due ma
appaiono come un’unità. Basta uno sguardo per stabilire i ritmi degli attacchi
e delle cadenze. Insieme duettano, a volte Ferruccio canta e Petra suona,
scherzano con il pubblico, salutano, raccontano storie: il premio “Tenco” 2006
per l’interpretazione è più che meritato.
Eseguono di tutto: dai Beatles (Come together) ai Police (Roxanne), da Tenco
(Vedrai) a Gigliola Cinguetti (Non ho l’età), fino a Brahms (Ninna nanna) e
Monteverdi (Madrigale). Eppure risultano sempre molto originali. Non sono
cover, ma canzoni completamente nuove, trasformate nel ritmo, nel colore delle
armonie, spesso anche nei testi, con la sola melodia a salvaguardarne a tratti
l’identità e a renderle, infine, riconoscibili agli ascoltatori.
A fine serata, il saluto del sindaco di S. Maria, dell'Assessore alla
Cultura Paola Servillo, e quello del pubblico che non
smette di applaudire, cui i protagonisti rispondono con ben due uscite per
ulteriori esecuzioni. Da parte nostra la consapevolezza di aver assistito a
qualcosa di speciale, e una certezza: quella che di Petra Magoni e Ferruccio
Spinetti sentiremo parlare a lungo.
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