Teatro Comunale: Non ti pago di E. De Filippo
Caserta – 9 Marzo 2006
Articolo di Arianna Quarantotto, foto di Massimo Amato
|
|
|
Teatro comunale di Caserta. Allegro e divertente lo spettacolo di venerdì sera
al Teatro Comunale di Caserta: la compagnia di Luigi De Filippo ha recitato
“Non ti pago”, una delle più note commedie di Eduardo e forse tra le più
“napoletane” per il linguaggio, i caratteri, la situazione narrata.
La trama è nota: Don Ferdinando (Luigi De Filippo) tenta, inutilmente, di
vincere al lotto, seguendo i suggerimenti dello scapestrato Aglitiello, che si
ostina a fargli puntare soldi al banco lotto convinto, ogni volta, che sia la
volta fortunata.; Mario Bertolini invece, è un vincitore di natura: i morti gli
appaiono ogni notte in sogno e gli suggeriscono i numeri da giocare che
immancabilmente escono.
Il fatto si complica quando nel sogno di Bertolini si presenta il padre di don
Ferdinando che gli indica 4 numeri vincenti sulla ruota di Napoli. Ferdinando,
a questo punto, rivendica la vincita in quanto suggerita da suo padre;
Bertolini, al contrario, sostiene che la vincita gli appartiene perché il sogno
è il suo.
Inutili gli interventi della moglie di Ferdinando, donna Concetta, della
figlia, fidanzata con Bertolini, della cameriera, del parroco e dell’avvocato:
Ferdinando non si arrende; solo alla fine, costretto a cedere il biglietto
vincente di 40 milioni di lire, augura al “povero” Bertolini 40 mila guai…che
effettivamente non tardano ad arrivare.
La conclusione è a lieto fine: Bertolini donerà a don Ferdinando il biglietto e
questi, a sua volta, ne farà dono alla figlia perché porti in dote i soldi
ricavati dalla vincita.
Come spesso avviene nelle commedie di Eduardo i personaggi da lui creati
appaiono quasi surreali: lo è Don Ferdinando, capofamiglia autoritario - ma
solo apparentemente- perché in realtà è sbeffeggiato da madre e figlia; lo è
Bertolini, dandy raffinato che però non esita a dichiararsi innamorato della
figlia di Ferdinando e disposto a sposarla, lo è Aglitiello convinto della
veridicità dei sogni e alla ricerca disperata del “morto serio” che gli darà i
numeri.
Sullo sfondo poi c’è il Banco Lotto, quasi una fabbrica dei desideri napoletani
(… e non solo!) intorno al quale si snoda tutta la vicenda. L’ironia e il
sorriso sulle labbra non mancano: sono del resto questi gli ingredienti del
teatro di De Filippo. |
|
|
foto © Casertamusica
|
|