Roberto Herlitzka in Re Lear

Teatro Comunale di Caserta, 10 Febbraio 2005

Articolo di Pia Di Donato


Caserta, 10 Febbraio. Insolitamente lunga - quasi tre ore- la rappresentazione del Re Lear proposta dal teatro stabile del Friuli Venezia Giulia per settimo appuntamento della stagione teatrale.
La parola è il perno intorno cui gira lo spettacolo: la scena è essenziale, i costumi ora ricordano il tardo ottocento, ora i giorni nostri ora il medioevo. Tutto questo a sottolineare l’universalità del dramma.
All’inizio del primo tempo, si nota un certo attardarsi sull’introspezione dei personaggi ma c’è poi un crescendo che rende ricco di tensione tutto il resto della rappresentazione.
Nelle note che accompagnano la presentazione dello spettacolo si sottolinea che il regista , Antonio Calenda, “ha chiesto, al cast, di indagare a fondo nelle scene, nelle battute”: un lavoro che si è tradotto in una intensa rappresentazione della pazzia che in effetti tocca tutti i personaggi.
Re Lear si rifugerà nella pazzia per non ammettere di aver sbagliato a leggere nel cuore delle figlie, i figli ripudiati, pazzi d’amore per i padri, sacrificheranno lucidamente la propria vita e un distorto bisogno d’amore porterà altri ad entrare in una spirale di folle malvagità.
Intensa l’interpretazione di tutto il cast: da Roberto Herlitzka, Re Lear, a Daniela Giovanetti, Cordelia, da Luca Lazzareschi ad Alessandro Prezioni, nel sofferto ruolo di malvagio.
Questa splendida “tragedia moderna” andrà in scena fino a domenica 13, speriamo con una maggiore affluenza di pubblico rispetto allo spettacolo di apertura.

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