Maddaloni, 30 luglio, Museo Archeologico di Calatia. Ultimo
appuntamento per i Teatri di Pietra nel nuovo Museo
Archeologico di Calazia affidato a "Il Tartufo" di Moliere
affidato ad un altro grande nome del teatro italiano, Flavio Bucci,
affiancato da Diana De Toni, Luigi Mezzanotte e Roberto Della Casa.
La rilettura della commedia, ambientata in un tardo ottocento, ha
lasciato qualche perplessità negli spettatori riguardo alla durata
- forse proporzionale al numero degli stessi, questa volta salito a
ben quaranta unità - e alla conclusione scelta che, saltando
la scena finale del lieto fine, si ferma al punto più drammatico
dell'azione.
In effetti il tema trattato si presta più ad un dramma che ad
una commedia: tolti alcuni gustosi duetti fra il maggiordomo Medoro
e il padrone Orgone (Luigi Mezzanotte e Roberto Della Casa) l'aria
che tira è tesa visto che per le stranezze di quest'ultimo la
felicità dei due figli, l'onore della moglie e il futuro economico
della famiglia sono seriamente compromessi.
La trama è semplice: Orgone accoglie Tartufo, uno spiantato
mistificatore, che si finge zelante religioso ma che invece mira ad
accaparrarsi le ricchezze della famiglia con ogni mezzo. Dapprima
Orgone è soggiogato dalla falsa semplicità di Tartufo ma quando è
messo di fronte all'evidenza ormai non c'è più rimedio: non solo
ha offerto all'odioso personaggio la figlia in sposa e ha cacciato
il figlio di casa , ma gli ha anche firmato un atto di donazione di
tutte le sue proprietà.
Bucci è stato "odiosamente" bravo nella parte di
Tartufo aiutato dalla mimica che gli è propria che ha reso ancora
più drammatico il momento in cui, abbandonata la maschera della
devozione, ha confessato i suoi più torbidi desideri ad Elmira,
moglie di Orgone, interpretata da Diana De Toni
L'augurio che facciamo è che, facendo tesoro di questa prima
esperienza, il sito possa essere riconfermato nel circuito del
Teatri di Pietra dei prossimi anni
(Cartellone
completo dei Teatri di Pietra)
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