S. Maria C.V. (CE), 28 Luglio 2004, Anfiteatro Campano. "Corsi
e ricorsi storici" oppure "Nulla di nuovo sotto il
sole" viene da dire dopo aver assistito a questa poco
rappresentata commedia di Aristofane.
Si tratta infatti di una commedia-denuncia del sistema
giudiziario ateniese, i cui giudici - spesso persone anziane o
provenienti da classi sociali meno agiate- erano pagati
discretamente bene anche se ciò non impediva l'asservimento al
potere politico e, spesso, la corruzione. Capitava che i giudici
preferissero condannare più che assolvere anche perchè le
punizioni, in genere pecuniarie, finivano nelle tasche
dell'accusatore che spesso si era accordato col giudice stesso per
spartire il bottino.
Aristofane denuncia quindi questo malcostume aggiungendovi un
altro tema, anch'esso molto attuale: il rapporto padre-figlio. I
personaggi principali della commedia sono infatti il vecchio
Filocleone (Carlo Simoni al posto di Pino Caruso, indisposto) e suo
figlio Schifacleone (quasi un nome "onomatopeico",
interpretato da Nello Mascia). Il primo è un anziano giudice
ammalato di "tribunalite" o meglio del potere derivante
dalla carica, osteggiato nei suoi propositi - l'andare in tribunale-
dal figlio, estremamente disincantato, che vuole proteggerlo da
questo delirio di onnipotenza. Le tenta tutte, anche quella di
creargli un tribunale "casalingo", nel tentativo di
aprirgli gli occhi sullo sfruttamento da parte dei politici che con
pochi spiccioli potevano tener buona una categoria che alla
fin fine contribuiva a creare un clima di insicurezza e sospetto che
loro - i politici- utilizzavano per rafforzare il proprio
potere.
Ma il vecchio Filocleone invece di rinsavire si abbandonerà
ancor di più al delirio di onnipotenza parafrasi del decadimento
della società ateniese.
In definitiva una commedia di non facile fruizione in cui emerge
l'amarezza di Aristofane-Schifacleone che si lascia andare ad un
lungo sfogo a metà spettacolo, ma che comunque è risultata gradita
al pubblico un po' disorientato per l'assenza dell'attore di
richiamo
La vera novità di questo allestimento, e che è stata particolarmente
gradita, è stata la parte musicale curata da Stefano Saletti e
Renato Giordano, i cui brani originali sono stati eseguiti dal vivo
da Stefano Saletti, Giovanni Lo Cascio, Ramya e Giampiero Risico.
I brani proposti a legare i vari momenti o a commento di essi
hanno attinto dalle tradizioni antiche e moderne del mediterraneo:
dalla musica moderna greca e rom a quella antica persiana
contaminandole con tamburelli e percussioni africane, nacchere (krotala),
flauti, scacciapensieri e suoni elettronici.
(Cartellone completo dei
Teatri di Pietra)
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