Dal 20 al 23 novembre, il Teatro
degli Incamminati ha presentato, al Teatro Comunale di Caserta,
Franco Branciaroli in "Caligola", dramma di Albert Camus.
Franco Branciaroli, sotto la regia di Claudio Longhi, è tornato ad
affrontare in teatro il personaggio di Caligola con gli stessi
felici risultati conseguiti nella sua interpretazione televisiva con
Luigi Squarzina, venti anni fa.
Alla morte della sorella-amante Drusilla, Caligola - l’Imperatore,
l’onnipotente arbitro dei destini di Roma, il dio Caligola - deve
arrendersi alla crudele, assurda verità: il suo smisurato potere
non è riuscito a salvare l’amata sorella. Così viene preso da un
feroce desiderio “d’impossibile”, unica risposta
all'assurdità del vivere, e si getta a capofitto in un
agghiacciante vortice di delitti cui solo la sua morte può porre
termine. “Potere fino in fondo; abbandono fino in fondo, fino all’annientamento!”,
esclama Caligola nel suo drammatico colloquio con Elicone che, unico
del terrorizzato entourage dell’Imperatore, ha il coraggio di
parlargli con amore e cerca di salvarlo, consegnandogli anche le
prove del complotto che lo vuole morto per porre termine al terrore
instaurato con i suoi delitti e misfatti. Ma Caligola non solo non
elimina il capo del complotto, Kerea - che gli motiva la sua
avversione perché, vivo Caligola, vive senza la certezza della
vita, mentre lui vuole vivere e vivere felice-, ma si esalta nell’autodistruzione
macchiandosi di altri efferati delitti fino al compimento del suo
omicidio-suicidio liberatorio da parte dei congiurati. ”Sono
ancora vivo!”, esclama mentre cala il sipario e scrosciano gli
applausi del pubblico attento e compartecipe a questa tragedia
dell'intelligenza, a questo dramma della passione dell’impossibile.
Il prossimo spettacolo, dal 27 al 30 novembre, sarà l’atto
unico di Raffaele Viviani “Napoli Hocel Excelsior”, con Tato
Russo. |
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