Settembre al Borgo, Casertavecchia, 3 Settembre
2003.
Due ore ininterrotte di satira pungente e sagace. Tanto è durato lo
spettacolo di Sabina Guzzanti ieri sera al teatro della Torre di
Caserta Vecchia, esposto ad un vento gelido che ha decisamente fatto
dimenticare il caldo afoso degli ultimi giorni, e che ha preso in
contropiede gli spettatori, molti dei quali non adeguatamente
abbigliati.
La Guzzanti è attrice colta e si esprime al
meglio introducendo il suo show travestita da Presidente del
Consiglio, sempre sorridente e pronto a “raccontar favole”.
I riferimenti satirici contro di lui continuano
anche quando l’attrice dismette i panni del Premier e dà inizio
ad una lunga riflessione sulla distorsione dell’informazione
televisiva e l’assenza di qualsiasi intellettuale, mentre i tre
musicisti che le fanno da sfondo dialogano ed interagiscono con lei.
La Guzzanti si rammarica di non poter far
completamente satira ma di essere costretta ad esporre la reale
situazione economico-politica italiana a causa dell’informazione
faziosa propinata dalla televisione.
L’attrice continua poi con l’immancabile
imitazione di Massimo D’Alema e la denuncia di una Sinistra
assente e priva di leader.
La conclusione riporta all’imitazione del primo
personaggio introdotto, ormai novantacinquenne ed alle prese con il
suo pianoforte, che riesce addirittura ad allontanare la Morte,
salita sul palco per portarselo via, grazie, ancora una volta, ai
suoi giochi di parole e alla sua retorica ormai scontata.
Divertitissimi gli spettatori, prodighi di
applausi e di risate, ma contenti a fine spettacolo, perché
completamente intirizziti, di raggiungere al più presto un luogo
caldo.
La Guzzanti ha continuamente fatto riferimento alle sei rete
televisive ormai in mano a Berlusconi: chissà, aggiungiamo noi, che
non si sia impossessato anche delle “mezze stagioni”! |