Teatri di pietra: Aulularia

Arena dell'Anfiteatro di S. Maria C. V. - 21 Agosto 2003

a cura di Pia Di Donato, foto di Lorenzo Di Donato


21 Agosto, Anfiteatro Campano di S. Maria C.V.. Ancora una serata afosa e pesante, ma a renderla più piacevole ci ha pensato Lello Arena con l'Aulularia di Plauto. 

La commedia, estremamente semplificata in questo adattamento, narra del vecchio Eucalione, avaro e gretto, possessore (da generazioni, probabilmente) di una pentola - l'aulularia, appunto- piena di monete d'oro. Eucalione (Lello Arena)  ha una figlia bellissima, Fedria, che, sedotta da uno sconosciuto durante una festa orgiastica, aspetta un bambino. Nella storia si inserisce il vecchio Megadoro, un ricco vicino -che chiederà Fedria in sposa-, la petulante sorella Eunoma e suo figlio Liconide - che alla fine si scoprirà essere il seduttore- e una figlia adottiva (non presente nel testo originale) Stafila costretta a praticare, per "aiutare la famiglia",  il mestiere più vecchio del mondo.

Infatti Eucalione, invece di usare il tesoro per vivere una vita serena, è nel continuo terrore di perderlo, vede truffe e ladrocini dovunque ma non vede la miseria cui ha condannato se stesso e la sua famiglia. Alla fine, come in tutte le commedie di Plauto, sarà punito per i propri vizi (gli sarà rubata "l'aulularia") mentre Fedria troverà l'amore. 

Anche se semplificata la commedia non ha perso le caratteristiche originarie di leggerezza ed ironia ("ridere castigando mores"). Lello Arena è stato un sinceramente antipatico Eucalione, che spesso si è aiutato con tipiche espressioni napoletane, Giulia Montanarini ha ben interpretato la bellissima Fedria e gustosi sono stati gli interventi di Vito Cesaro (un Liconide impacciato, svagato e ...pugliese) e del resto degli attori, Giorgia Migliore (Stafila), Antonio Miele (Megadoro), Alida Tarallo (Eunoma) e Pippo Sollecito (Antrace) che spesso hanno interpretato una doppia parte ("per far risparmiare il produttore") aiutati dalla diversità di costumi e spesso di dialetto.

Lello Arena è il vecchio Eucalione

 

Giulia Montanarini è Fedria

 

Fedria e il suo impacciato seduttore Eucalione (Vito Cesaro)

 

Il saluto finale della compagnia

 

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