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9 Marzo 2003. Che di questo spettacolo si tessevano lodi, è dato di fatto. I maggiori quotidiani italiani ne parlavano entusiasticamente, ma mai abbastanza. Per capire la gran forza di “Sabato, domenica e lunedì” bisogna vederlo.
Con la regia di Toni Servillo - che interpreta il ruolo di Don Priore, negoziante del Rettifilo di cappelli e abbigliamento maschile - e di una compagnia abbastanza numerosa d’asciutta ed espressiva recitazione, si gode di una messa in scena che trattiene tutto l’insegnamento
eduardiano, reinterpretandolo con essenzialità ed equilibrio, dove ogni risata è un sottrarre qualcosa a quello che viene subito dopo. Uno spettacolo da seguire, se possibile, in rigoroso silenzio perchè ogni momento è principe. “Seguendo con umiltà l’insegnamento di Eduardo - afferma il regista - cerco nel mio lavoro di non far mai prevalere il testo sull’interpretazione, l’interpretazione sul testo, la regia sul testo e sull’interpretazione. Il profondo spazio silenzioso che c’è tra il testo, gli interpreti e il pubblico va riempito di senso sera per sera sul palcoscenico, replica dopo replica”.
Servillo traduce in parole e mimica una fantasiosa, subdola e crescente gelosia verso Donna Rosa -interpretata da una superlativa e affascinante Anna Bonaiuto - nel ruolo della fedele compagna e madre dei tre figli, con la passione per il ragù (di quello che deve
"pippiare" per 6 ore) e per cui è arcinota.
L’accoppiata Servillo/Bonaiuto è strepitosa, come nella scena del sacrale giorno del Signore dove il furibondo delirio di gelosia raggiunge acme e sfiora il dramma.
Si narra di questa fine settimana, più lunedì -tre ore di spettacolo che vorresti non finissero mai- nella quale si dipana una vita quotidiana medio borghese fatta di personaggi che entrano ed escono da un incombente dramma che si annuncia ma che non si realizza. Si direbbe, tutto questo rumore per nulla! E il nulla è la vita quotidiana che ruota su rivalse, ambizioni, ricette culinarie, invidie ma anche amicizia e allegria. Ê facile ritrovare se stessi o cenni della propria famiglia.
Memorabili sono le interpretazioni di Rocco, il figlio giovane e ambizioso che vuole aprire un negozio a Via
Calabritto, “a ‘ddo stanne e signure”, e tirarsi via dalla clientela provinciale e cafona del Rettifilo: qui un Roberto De Francesco veramente spigliato e credibile gli da corpo e voce. Il nonno Antonio
Piscopo, vecchio cappellaio, con un debole per Rocco, che ancora vuole essere rispettato, tra senilità e ipertensione. Il ragionier
Ianniello, incolpevole alimentatore di gelosia: invadente, gentile,premuroso ma chiassoso. Tutte caratteristiche che in una mente invasa dalla gelosia, sono palesi e dichiarate provocazioni. La sorella di Don Peppino, Amelia Priore, vedova e con figlio ritardato (interpretato da Toni
Laudadio) che dall’alto della sua presunta cultura sputa veleno su tutta la famiglia e fomenta il contrasto amoroso tra la figlia Giulianella e il fidanzato Federico (interpretato da Enrico Ianniello anche nel duplice ruolo di Catiello, il sarto, memorabile nelle sue movenze e per i casertani memoria di tanti sarti veramente esistiti o esistenti).
Un cammeo di teatro nel teatro è quando il fratello di Don Peppino, Raffaele Priore, tranquillo cassiere di banca ed aspirante attore, interpreta il Pulcinella di Petito e ne da una piccola prova a tavola condita di turpiloquio e gesti osceni, proprio come la maschera nativa di Acerra vuole.
I tre atti scorrono via leggeri e intensi, il pubblico tributa più volte (ahimè) applausi a scena aperta e le molte frasi dialettali vengono capite e apprezzate. Una notevole prova di teatro corale, di interpretazione individuale e di tradizione
reinterpretata. Servillo nella duplice veste di regista e attore, che non scopriamo ora, è indiscussa realtà europea.
Lo spettacolo torna in Campania al Teatro Verdi di Salerno (in Via Roma, tel. 089/662141) da martedì 11 a domenica 16 marzo, a Capua (CE) Teatro Ricciardi 25 marzo, e ad Avellino Teatro Comunale 26 e 27 marzo. Da non perdere!
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Fotografie © Marco Caselli e Fabio Esposito, per gentile concessione
di Temacom.org
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