Al Teatro di San Carlo il genio di Stravinskij
con Isabella Rossellini e Gérard Depardieu
di Lorenzo Di Donato

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Felice inizio della Stagione Teatrale 2001 del san Carlo di Napoli con le due brevi opere di Igor Stravinskij : Perséfhone (melodramma in musica in tre quadri, su testo di André Gide) e Oedipus rex (opera-oratorio tratta da Sofocle, con testo di Jean Cocteau, tradotto in latino da Jean Danielou).
Era da anni che la stampa nazionale non riportava notizie della "prima" della Stagione teatrale di Napoli in quanto il San Carlo, negli ultimi anni, ha avuto una vita difficile, certamente non all'altezza della sua gloriosa tradizione. Ritornare sulla stampa nazionale -e con la "violenta musica di un russo che rovescia la sua orchestra sopra testi francesi dedicati a miti greci", come scrive Erri De Luca- è stato certamente merito delle scelte coraggiose del Direttore artistico Carlo Majer e del Sovrintendente Francesco Canessa, scelte -vedi l' Arianna a Naxos o Yanufa nella passata Stagione- che hanno provocato polemiche, discussioni, critiche, ma anche testimoniato l'onestà di intenti della coppia Canessa-Majer e Stagioni Teatrali non ripetitive, aperte a nuove esigenze ed a nuovi gusti. 
Inoltre il Teatro del San Carlo, attraverso concorsi rigorosi, ha colmata la pianta organica soecialmente per i settori artistici: Orchestra, Coro e Corpo di ballo. La carica di Direttore stabile è stata affidata alla bacchetta sicura del maestro Gabriele Ferro che ha portato l'Orchestra a poter competere in campo internazionale.
Nelle due opere vengono affrontati i due miti di Persefone e di Edipo in chiave moderna. Nella prima c'è una donna forte che sceglie di scendere agl'Inferi per amore verso l'umanità che soffre; nella seconda c'è un uomo alla ricerca della verità, qualunque ne sia il costo. L'unico legame tra esse, come si vede, è la musica del grande compositore russo. 
Persefone è la leggera, eterea Isabella Rossellini (ma il tenere il testo tra le mani non è piaciuto molto), con il ricorso di una alter ego per le parti danzate, essendo la Isabella attrice e modella, non certamente una ballerina. Gérard Depardieu è il sanguigno narratore, in francese, della vicenda che vede tragicamente coinvolti Giocasta, Laio ed Edipo, mentre i personaggi sulla scena recitano e cantano in latino. La sovrapposizione di recitazione parlata, musica, canto e ballo, nonché le due lingue nell'Edipo, hanno impegnato l'attenzione del pubblico nelle due ore di alto spettacolo. Gli applausi finali ed i fiori lanciati agli interpreti - anche questo non si vedeva da parecchio tempo- sono testimonianza del gradimento dello spettacolo.
Dal 6 febbraio andrà in scena al Teatro di Corte Il marito disperato, dramma giocoso di Domenico Cimarosa . Repliche nei giorni 7, 9, 10, 11, 13 e 14 febbraio.