Napoli, 14 Dicembre 2000.
Il penultimo atto della lunga Stagione 2000 del san Carlo di Napoli, il
balletto “Lo schiaccianoci”, da un racconto di E.T.A Hoffman e
musiche di P.I. Čajkovskij, ha avuto successo di pubblico e di critica per cui si prevede che
le prossime repliche saranno ugualmente frequentate da spettatori
disposti a farsi coinvolgere dall’atmosfera irreale, fantastica
che ha popolato il sonno di Clara, sognatrice fanciulla, alla fine
felice delle sue avventure trascorse con il re Topo ed i suoi sudditi, con la
fata Confetto e la sua allegra corte, con gli aitanti ussari ed i bruni
marinai, con le sue bambole danzanti, con
il suo bel Principe azzurro finalmente liberato da un tristo
incantesimo.
Questo 'ingenuo ed
adamantino “poema dell’infanzia”, patrimonio degli adulti nelle
successive riletture', come è scritto nel libretto di
presentazione de “Lo schiaccianoci”, ha incantato ancora una volta
gli spettatori anche per la scenografia che ha liberamente attinto alla
fantasia ed a quanto la moderna grafica e la realtà virtuale sono capaci di
offrire. Di qui compenetrazione di spazio e di tempo, rapido mutare di salone
delle feste in grotta incantata e questa in teatrino di Clara dove danzano le
sue bambole, in un tripudio di colori che interagiscono con la stupenda
musica di ČajkowskiJ.
Alla fine, applausi per
tutti, con sottolineatura per la bravura di Clara - Giovanna Spalice e
Lo schiaccianoci - Ugo Ranieri. Un
grosso appunto: purtroppo la musica è in playback.
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