|
Un annuncio apparso in gennaio su un periodico specializzato d'arte che si rivolgeva agli artisti visivi che avessero a che fare con la musica, invitava a partecipare ad un concerto/happening. Organizzato da Roberto Cascone e ospitato al Leoncavallo di Milano dal titolo "Are you experienced?" era previsto per la metà di febbraio. All'artista Nicola Di Caprio, gia batterista, venne voglia di aderire. Dapprima pensava di farlo da solo, ma poi l'invito fu esteso a Roberto Lucca Taroni, anch'egli artista, attento e informatissimo ascoltatore di musica, con un trascorso di performer. Così, intorno ad un tavolino del Bar Gattullo nacque il nucleo dei futuri YANG & KUBRICK-CAM -nome che parodiava la nota multinazionale di pubblicità, la Young & Rubicam- che si propone come gruppo aperto vicino al mondo del visivo e la "macchina da presa di Kubrick" (questo prima che morisse) contenuta nel nome è metafora di un arte visiva "avanzata" che sembrava ideale, assonante e pertinente per i due artisti. Il nome c'era. Si Dovevano trovare forme e contenuti. Si Allarga l'invito ad altri artisti, per diversi aspetti vicini a Di Caprio e Taroni: sono Silvia Fiorentino e Tullio Brunone. È intenzione del gruppo di mettere su un happening musicale con una spiccata attitudine al visivo, con performance sul palco, video proiezioni multiple e parti interattive. Si comincia a lavorare sulla parte musicale e su quella visiva. Si selezionano le basi su cui lavorare (Elliot Sharp, Jane's Addictions, Rhys Chatham e RL Taroni, Akio Suzuki, Ant Farm, Percussionisti del Burkina Faso, la voce di Mereth Oppenhimer, sonori di film porno della serie Pink Ladies, ecc. ) video riprese di Rocco (un bellissimo Azavak, levriero del deserto, di Taroni) più altre riprese montate da Tullio Brunone e i testi scritti e recitati da Silvia Fiorentino. Ma il concerto premeva e tutto era in alto mare. Si coinvolge il giovane nipote di Brunone, Tullio jr, e una sua amica Lazzarina. Al primo gli si affida il mixer e le luci e alla seconda una parte recitata. A Nicola Di Caprio viene in mente qualcuno che possa portare ordine e disciplina in un gruppo non gruppo come i Y&K_C, ma soprattutto salvare il culo dal punto di vista musicale. Una settimana prima del debutto viene contattato a Caserta un carissimo amico di Nicola Di Caprio e compagno di remote avventure musicali: Emilio Di Donato, musicista affilato come un rasoio, con il dono della pazienza. Egli aderisce con entusiasmo e dopo pochi giorni arriva a Milano armato di chitarra elettrica e mini amplificatore. Cominciano le prove musicali con Nicola Di Caprio alla batteria e le basi preregistrate e montate da un conoscente di Seregno, il dj Claudio Ceruto, che possiede l'attrezzatura per montare il sonoro su un CD e che servisse, poi, da base per il Live. Il concerto preme ed alcune parti interattive curate da Brunone saltano per la scarsa possibilità che funzionassero. Ancora a poche ore dall'inizio Silvia Fiorentino ancora suggerisce idee aventi tutte in comune il fatto di essere assolutamente irrealizzabili: comunque bisognava negoziare e non ferire la sensibilità di nessuno. Ancora Emilio è prezioso per la sua capacità di mediare e convincere anche Silvia. Le prove dei giorni precedenti avvenivano presso l'ampio atelier/ufficio/officina di Branco, studio di design e arte pubblica di Roberto Lucca Taroni e Silvia Fiorentino. Anche Silvia possiede un bel cane ed insieme a Rocco facevano un bel casino. Le cacche e alle piscie dei due contribuivano a rendere oltremodo insano un luogo gia pieno di tensione e stress. Naturalmente ci sono stati scazzi, "vaffanculate" e quasi rotture all'ordine del giorno, tutte per fortuna superate. Bisognava solo stare attenti a dove mettere i piedi. Emilio Di Donato era letteralmente shockato ma anche divertito ed entusiasta. Il giorno prima si fece una prova generale al 50%. Si provarono tutte le parti musicali ma non le parti visive, che comunque vengono affidate a Tullio jr. Si cerca di sincronizzare tutto. Studio Azzurro (celebre studio di arte interattiva) ci presta un video proiettore molto prezioso, che poi non funzionerà. Le video proiezioni diventano due. Si "taglia" tutto quello che non era controllabile. Il giorno del concerto con la scaletta dei gruppi già stilata, siamo al Leoncavallo. I Y&K_C dovrebbero suonare in una delle due sale, quella enorme. Molti altri hanno optato per la sala del bar, più piccola e umana. Nessuno sembra sapere di questo concerto, e neanche se ne fregano. Perfetto stile centro sociale. Se non fosse stato per Nicola, che ha montato la batteria e gli amplificatori, forse non si sarebbe neanche fatto il concerto. Innumerevoli gli scazzi con i responsabili (?) del Leonka e con Cascone. Gli Yang & Kubrick_Cam erano in scaletta alle 22 ma pare che tutto sia slittato ad un orario non meglio definito. Il Leonka è pieno come un uovo. Frikkettoni, punkabestia, rasta, percussionisti, giocolieri, skaters, ubriaconi e dopati, sballati, cani senza pedigree in quantità industriali, venditori di panini e birrozze, artisti, musicisti, modaioli, vip e signornessuno, gente di tutte le razze. Un' umanità commovente nella sua cangiante alternanza di luci e ombre. Comincia il concerto. Salgono sul palco pseudo musicisti, imitatori di questo o di quello. Artisti che si calano nella parte seria dei musicisti. Chi gioca al ruolo della rockstar chi invece, come le Ping Pong (gruppo femminile a vocazione soft porno), ha un bello spettacolo. È la volta dei Yang & Kubrick_Cam. La performance, sicuramente la più articolata e compiuta di rapporto tra audio e visivo di quell'evento, dura oltre 20 minuti e tutto fila liscio alla grande. Fragorosi applausi finali. Stanno preparando il secondo atto. Pagina a cura di Nicola Di Caprio |