Intervista
Intervista
di Emilio Di Donato a Peppe Bruno, raccolta da Lorenzo Di Donato
Peppe
è un entusiasta ed un innamorato della musica, e con una grande e valida
esperienza musicale. Perciò l’intervista non può che partire dall’oggi.
E.D.D:
Quali sono le ultime cose che ti hanno emozionato musicalmente?
P.Bruno:
“Ad essere sincero, da un pò di tempo non seguo più i concerti a causa
degli impegni che occupano la mia giornata. Quest'anno a quanto pare nella
nostra città la stagione musicale è stata soddisfacente in quanto gli
appuntamenti musicali previsti dal cartellone sono stati veramente molto
rilevanti ; ennesima riprova del fatto che il tutto è PUR SEMPRE un
qualcosa che dipende dalla volontà dei politici, a questo punto per gli
organizzatori è tutto piu facile e possono tranquillamente prendersi i
loro meriti non ti pare? Ad ogni buon conto, mi è dispiaciuto moltissimo
non potere assistere al concerto di Gorge Benson, di Ute Lemper, ed alla
serata in memoria di Astor Piazzolla, artisti che prediligo in maniera
particolare. Fortunatamente ho seguito quasi tutte le riprese su Tele
Alternativa, e posso confermarti che sono stati davvero eccezionali nelle
loro esecuzioni davvero sui generis perchè sono riusciti ad unire con
estrema bravura canto, danza, recitazione, ed interpretazione, davvero
molto emozionante. Altro evento che ho seguito dal vivo con molto interesse
è stato il concerto del pianista e compositore Enrico Fagnoni svoltosi al
Museo Campano. Conosco molto bene Fagnoni in quanto entrambi siamo docenti
di strumento musicale nello stesso istituto scolastico, e ti confesso che
sebbene ero a conoscenza del suo grande talento musicale non lo avevo mai
ascoltato in concerto. Quello che ho provato, è stata un'emozione davvero
unica, musicisti del genere meriterebbero sicuramente molto di più. Egli
è riuscito a creare delle atmosfere sonore molto equilibrate in cui la
notevole tecnica che egli possiede si è trasformata in ancella della musica.
I
migliori dischi che hai ascoltato recentemente?
Gli
artisti che ho ascoltato di recente su CD sono stati Compay Segundo, Django
Reinhardt e Stephane Grappelli, Ramon Montoya, Muddy Waters, e alcuni
caposcuola del Fado portoghese tra i quali Amalia Rodriguez e Vicente da
Camara . Sensazioni uniche! Come vedi i miei gusti musicali abbracciano un
pò tutti gli stili, questo perchè da un lato concepisco la musica come un
tutt'uno, e dall'altro perchè credo che tutti siamo figli del mondo. L'
universo è uno, ed infinito non ti pare?“
In
quali progetti sei stato coinvolto ultimamente?
“Ultimamente
sono stato coinvolto in un progetto che riguarda una mostra sulle opere
più significative di Leonardo da Vinci che si terrà a Cusano Mutri( Bn) .
Nell'occasione eseguirò musiche di autori rinascimentali. Inoltre sono
stato coinvolto dal gruppo napoletano "Parthenias" - che
accompagna nelle sue tournè la bravissima Gloria Greco, rinomata
interprete di canzoni classiche napoletane - con i quali mi esibirò al
mandoloncello “
Quando
hai preso in mano uno strumento per la prima volta?
“Il
mio primo contatto con la chitarra è avvenuto all' età di 7anni, perchè
nella mia famiglia spesso si organizzavano serate musicali in cui mio
cugino Ciro ci allietava con la sua chitarra e la sua voce.”
Che
cosa ti ha portato ad essere musicista?
“Come
ti ho detto, la musica è sempre stata parte integrante della mia famiglia.
Non so dirti se sia stato tutto questo che mi ha spinto ad essere musicista
perchè a volte scattano meccanismi mentali molto piu complessi. Ho
cominciato a studiare la chitarra in modo serio all'età di 17 anni con non
pochi sacrifici, in quanto per potermi pagare gli studi ho dovuto lavorare
sodo e questo mi ha portato via del tempo che potevo dedicare alla
chitarra. Parallelamente allo studio della chitarra, ho interesse per la
composizione che continuo a studiare perchè è una materia affascinante e
quanto mai essenziale per un musicista.”
Quali
sono stati i musicisti casertani che, nella tua gioventù, ti hanno fatto
capire che a Caserta esisteva una scena musicale?
Durante gli anni "60, la realtà musicale casertana era costituita dai soliti gruppi musicali che un
pò per noia, un pò per passione, un pò per protagonismo, tutto quello che riuscivano a mettere sù altro non era che la conseguenza di ore ed ore passate ad ascoltare al giradischi le canzoni degli artisti più in voga in quel periodo.
Ricordo che i gruppi provavano negli scantinati tra urla e bestemmie dei condomini che, a causa della potenza del suono che i vecchi amplificatori valvolari emettevano, si sentivano privati del
loro riposo pomeridiano. Io a quel tempo non suonavo e infilandomi di stramacchio mi sedevo in un angolo e ascoltavo le prove in silenzio fumando in modo furtivo una sigaretta.Tra i gruppi musicali casertani ricordo i
"gringos" un gruppo che teneva banco sulla scena musicale
casertana, e con i quali, in seguito, si fece anche le ossa il caro amico e chitarrista
Fausto Mesolella pioniere anch'egli della scena musicale casertana, del quale devo sottolineare la sua grande disponibilità nei riguardi di tutti coloro che amavano fare musica, nonchè la sua enorme "gavetta" nel campo della musica leggera. Credo sinceramente che il successo raggiunto con gli
"Avion Travel" gli spetta a pieni titoli. Ricordo tra gli altri gruppi quello dei
"borgia" coetanei dei
"gringos", anch'essi riscossero un discreto successo nella nostra città.
Poi fu la volta dei gruppi alternativi che in concomitanza con le nuove tendenze musicali del panorama internazionale proponevano brani propri che spesso affogavano nei fischi senza dunque carpire l'attenzione del pubblico. In realtà la scena musicale
casertana,
che ha sempre fortemente risentito dell'ambiente musicale napoletano, si è cominciata a delineare solo a partire dagli anni "80 cioè, quando alcuni musicisti locali hanno cominciato a capire l'importanza degli scambi musicali con altre realtà extraterritoriali.
Quali
sono state le esperienze che più ti hanno formato musicalmente?
“Ricordo le prime esperienze di composizione
avute con i gruppi teatrali casertani durante le occasioni natalizie e
pasquali: nonostante le debolissime basi, riuscivo comunque a preparare i
lavori che mi venivano commissionati per tempo utile. E mi divertivano
tanto. Ho avuto esperienze teatrali con Franco Mantovanelli, con
Gianni Gugliotta per il quale scrissi le musiche del"guarracino", quelle con l'attore
Pierluigi Tortora, quelle con l'attore Antonio Allocca, quelle fatte con il trio classico napoletano messo su dal mio maestro
Raimondo di Sandro, quelle fatte a Ravello con alcuni ballerini della Scala
...
“Ho
iniziato con la collaborazione con Jenni Sorrenti, sorella di Alan che
accompagnavo con la chitarra nelle sue performance che si tenevano nei
locali più svariati. Seguì l' esperienza della RAI dove nel 1980
partecipai in qualità di esecutore alla trasmissione "Fresco
fresco" con Maria Teresa Ruta, ed in seguito alla trasmissione
"sotto le stelle" dove la cantante argentina Guadalupe Barrera
esegui un mio brano dal titolo "sueno" che sostituì
"BANANA" censurato per il suo contenuto, in seguito prodotto e
distribuito dalla CGD. Simpatica fu la formazione in duo "lavori in
corso" con Pietro Albano con la quale portavamo in giro un repertorio
di cabaret napoletano. Fu poi la volta del "mediterranea", un duo
per mezzosoprano e chitarra che mi ha dato molte soddisfazioni e con il
quale lavorai tantissimo sia in Italia che all'Estero. Ricordo ancora le
soddisfazioni raccolte durante un concerto all'Istituto di Cultura italiana
di Monaco di Baviera, e ancora, quelle ottenute ad un concerto dato in
onore del Console Bosniaco.”
Pensi
che ci siano a Caserta delle figure artistiche di buon livello, e quali
pensi siano?
Come ti ho già detto precedentemente, il panorama musicale casertano si è arricchito di buoni elementi a partire dagli anni "80 e molti di loro hanno raggiunto la soglia della notorietà affermandosi anche all'estero come ad es."la
NCCP" di Corrado Sfogli e Fausta Vetere, Pietro Condorelli, e inoltre
gli"Avion Travel" ma non vorrei a questo punto fare del torto a coloro che sono altrettanto bravi e che continuano a portare avanti il loro discorso musicale come ad
es. Enzo de Rosa, Ferdinando Ghidelli, Gianni d'Argenzio, i fratelli
Faraldo,
Franco Mantovanelli, te stesso da solo e con i Corepolis, i fratelli
Ricciardi, e tanti altri che non me ne vogliano se non cito il loro nome,
ma i bravi sono tanti e non la finirei più. Si tratta a mio avviso di creare una rete organizzativa capace di far emergere tutto il potenziale musicale dei nostri musicisti locali, inteso in senso generale, anche se fondamentalmente credo sempre nel detto di mia nonna
"guai a quella pecora che non si fa la sua lana"
Torniamo
ad oggi ed a te. In cosa sei impegnato attualmente?
“Sono stato coinvolto nel nuovo progetto dei
"Parthenias" (il gruppo che accompagna Gloria Greco nelle sue tournè in giro per l'italia ed all'estero, con i quali ho già collaborato per due anni come chitarrista e mandoloncellista) in una serie di trasmissioni televisive satellitari in onda su
Napoli Sat. Come
ebbi a dirti tempo fa, tra i miei impegni musicali, va annoverato anche
quello della ricerca. Infatti, quando frequentavo il corso di didattica
della musica presso il Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli, dedicavo
molto tempo alla ricerca di materiale musicale per chitarra ormai
dimenticato, che ho provveduto a revisionare e pubblicare affinchè i
giovani studenti possano accrescere la loro formazione chitarristica. Le
opere in questione sono: <A.Nava; Divertimenti per chitarra.>;
<F.Gragnani: Le Deluge>; <M. Giuliani: Rondò N°1- N° 2 N° 3
>; <M.Giuliani :16 Landler nazionali austriaci>; <Canzoni
Napoletane di autori anonimi vol 1-.vol 2 per una o due chitarre e
mandolino, di livello facile>; aggiungo inoltre la mia recente pubblicazione
<g.bruno "4 tarantelle per chitarra e mandolino">. Le partiture edite con la casa di edizioni musicali
Esarmonia possono essere richieste in qualsiasi libreria musicale presente
sul territorio nazionale.”
Quali
sono i dieci artisti di cui porteresti i dischi con te su un'isola deserta?
“Porterei
con me un qualsiasi lavoro discografico di A.Segovia, W.a. mozart, Ramon Montoja.,
Paolo Conte, J. Brahms, Joe Pass, Laurindo Almeida, Gershwin, A. Rodriguez,
A. Schoenberg
©www.casertamusica.com - 2000
|
Come
suggerisce un mio amico, i dischi che amiamo danno un nostro ritratto
"interno". Per questo chiediamo quali sono i classici dieci
"dischi del cuore" da
portare sulla ipotetica isola deserta.
A.Segovia,
W.a. mozart, Ramon Montoja., Paolo Conte, J. Brahms, Joe Pass,
Laurindo Almeida, Gershwin, A. Rodriguez, A. Schoenberg
I
10 artisti preferiti di:
Peppe Bruno
|
A.Segovia
|
W.a.
Mozart
|
Ramon
Montoja
|
Paolo
Conte
|
J.
Brahms
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Joe
Pass
|
Laurindo
Almeida
|
Gershwin
|
A.
Rodriguez
|
A.
Schoenberg
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Musica
senza etichette
di
Peppe Bruno
|
A
proposito delle mie esperienze musicali piu importanti, devo
sottolineare la partecipazione al seminario di chitarra jazz tenuto da
Bruce Forman ad Aversa durante gli anni 80'. Il mio accostamento (nel quale
non era certamente inclusa l'interesse di formarmi come chitarrista
jazz) fu dettato dalla necessità di aprire un dialogo con un tipo di
linguaggio musicale che già allora definivo essenziale per la mia
formazione non solo chitarristica, ma anche musicale. Fortunatamente,
già precedentemente ovvero, quando decisi di continuare i miei studi a
Napoli con il m°Raimondo di Sandro, al quale devo moltissimo da questo
punto di vista, cominciai ad entrare in contatto con i chitarristi
napoletani, che all' interesse della chitarra classica, univano quello
per il jazz, e tutto questo contribuì ad arricchire il bagaglio delle
mie esperienze musicali. Dunque, questi due musicisti tanto importanti
per la mia formazione chitarristica, avevano qualcosa in comune: la
capacità di cavare da ogni allievo quel potenziale musicale che
gradualmente ti aiutavano a sviluppare attraverso la lettura dei brani,
che non avevano solo una funzione critica, ma diventavano del materiale
da plasmare sia tecnicamente, che musicalmente. L'esperienza maturata
con questi due musicisti, mi ha reso consapevole di un fatto molto
importante: che è fortemente riduttivo per un chitarrista, o qualsiasi
strumentista, etichettarsi in base al genere musicale che suona, perchè
un attore che predilige unicamente la comicità, senza nulla sapere del
dramma, non è un attore
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