Stato civile...
Stanno finendo gli anni settanta, le cantine e i garage si riempiono di chitarre e amplificatori i ragazzi provano e riprovano, il suono si schianta sull’umido delle pareti. In uno di quei garage è nato il mio grande amore per lei ci siamo sposati presto e abbiamo avuto dei bambini alcuni cresciuti bene altri cresciuti male ma tutti concepiti con lo stesso amore e tutti cantati con la stessa passione....
(foto)
Stato d'assedio...
Nei corridoi dell’istituto magistrale arrivano le note di “Pierre” dei Pooh, è la radio di “Peppino il bidello” appassionato di “Complessi” così si chiamavano i gruppi musicali, quelli disegnati sui libri di latino che non abbiamo mai aperto.“Vito Bizzarro e il suo complesso” dal nome dello storico batterista casertano, il mio primo vero gruppo, suonavamo ovunque, anche dove non c’era la corrente elettrica ma il debutto è senza precedenti, suonammo al “Circolo dei Sordomuti”di Caserta ad un volume assurdo e felicissimi di vivere quello straordinario evento.
Anni 80…Salgo a bordo della nave dei folli, così era stato battezzato il furgone con il quale viaggiava il gruppo di
Bobby Solo, e a lui che devo dire veramente grazie… per otto anni mi porta a suonare in giro per il mondo, e nel girare quel mondo a me sconosciuto nascevano nuove collaborazioni, con Aldo Donati,
Schola Cantorum, Marco Rancati, Wess ed altri
A Toronto con Bobby Solo
Da sinistra: Clemente Buonagura, Mario Rosa
Gino Licata, Bobbi Solo, un pezzo di Rolando D’Angeli
Dario Tiribello e Michele Maiello a Toronto
Anni 90…Con la collaborazione del pianista Francesco Oliviero, propongo i miei lavori a Sergio Carrubba della “Danny Rose” già produttore dei Ladri di Biciclette, Anna e le sue Sorelle, Mario Venuti, Avion Travel ed altri, con lui affino la mia scrittura musicale scrivendo brani in lingua napoletana che mi portano a provarmi in altri campi come il teatro, a collaborare in varie forme con altri musicisti e a vincere due edizioni del “Premio Città di Recanati” la IV edizione con il brano “Vittorio” recensita più volte da Renzo Arbore, che mi è stata ispirata dal mio grande amico Vittorio Remino, musicista di grande talento, e la VI edizione con “Fèmmene antiche” lo stesso brano è stato interpretato dalla grande voce di Tosca in una versione chitarra e voce, la chitarra chiaramente è suonata dal “chitarrista” cioè Fausto Mesolella che per me è stato sempre un punto di riferimento non solo musicale.
Premio
"Città di Recanati", camerini del Policentro, 2000
Da sinistra : Luigi Licata, Enzo de Rosa, Fausto Mesolella,
Ferruccio Spinetti, Francesco Oliviero, Beppe Vertaldi,
Lara Covino, e Adele Capacchione al premio Recanati
Nel 95… Supportato negli arrangiamenti dal musicista Enzo De Rosa, con il quale ho condiviso lunghe notti di musica e parole, incontro Giancarlo Lucariello, che ha prodotto la storia della musica leggera italiana e che mi porta alla 46^ edizione del “Festival di San Remo” nelle nuove proposte, dove partecipo con un ottimo riscontro di critica.
Nasce così la collaborazione con il maestro Gianfranco Lombardi, che fa diventare magico tutto quello che tocca, e con il maestro Beppe Vessicchio che con i suoi arrangiamenti ha fatto la fortuna di molte canzoni.
Anni 2000… una veloce collaborazione con Massimo Ranieri mi porta a collaborare con il maestro Claudio Mattone che interviene magistralmente in un mio lavoro interpretato con una passionalità unica da Loretta Goggi.
2003…L’accademia Internazionale di Arte Lettere e Scienze “Alfonso Grassi” al concorso internazionale “Antonio De Curtis” mi riconosce il premio della “Musica“
per il brano “O pazzarièllo” dedicato all’insuperabile Totò.
contatti: info@luigilicata.net
|
Gino
Licata
foto
Marco de Logu
Gino
con Vito Bizzarro
foto
Marco de Logu
|