Il
nome di Pietro Condorelli è ben conosciuto agli appassionati del jazz, e
costituisce uno di pochissimi esempi di musicisti che, pur avendo base a
Caserta, si muovono quasi esclusivamente sul circuito nazionale. La sua
intensa attività concertistica, la sua nutrita discografia, la sua
didattica e le sue opere scritte, lo rendono una delle colonne
chitarristiche del jazz italiano.
Condorelli
nasce a Milano il 04/01/62, consegue il diploma di chitarra classica e la
Laurea in D.A.M.S. con una tesi sull'etnomusicologia. Dal 1980 svolge un
intensa attività professionale in Italia ed all’estero, prevalentemente
in ambiti jazzistici: suona occasionalmente o per brevi tour con Jerry
Bergonzi, Gary Bartz, Gunther Schuller, Urbie Green, Charles Tolliver,
Steve Turre, Paolo Fresu, Lee Konitz, Jimmy Owens, Dick Oatts, Steve La
Spina, George Cables, Jimmy Wood, Cameron Brown, Maria Pia De Vito, Bon
Mover, BillyHart, Bruce Forman ed altre decine di musicisti.
Il
primo rilievo nazionale lo ottiene con gruppo "Sonora Art Quartet",
fondato nel 1988 insieme al trombettista napoletano Marco Sannini, e con
cui nel giugno '89 svolge una breve tournee negli USA organizzata
dall’Istituto italiano di cultura di New York. Il quartetto è l'unico
gruppo campano ad essere prescelto per rappresentare la nostra regione
alla Biennale Giovanile dell'Europa Mediterranea, in cui ricevono
entusiasmi di pubblico e critica. Nello stesso anno ha registrato a Boston
il primo CD "Sonora" con la partecipazione del sassofonista Jerry
Bergonzi, e il nome di Condorelli compare per la prima volta nella
prestigiosa classifica "Top Jazz" italiana vincendo sia come
compositore che come componente dei Sonora.
Nel
1989 Condorelli produce e arrangia il primo disco di Maria Pia De Vito,
una delle principali voci del jazz italiano.
Dal
‘94 al ‘96 collabora con il gruppo degli Area, poi pubblica due
raccolte di composizioni originali, e nel '97 pubblica il primo disco
interamente a suo nome, "Guitar Style Journey".
"Il
CD è un vero e proprio viaggio tra le sonorità new mainstream di
Condorelli che è riuscito a trovare un linguaggio personale pur senza
tralasciare la grande lezione di alcuni maestri della chitarra jazz (...).
Un comportamento esemplare di disciplina musicale e rispetto della
tradizione che contraddistingue anche il suo stile e la sua tendenza"
(G. De Stefano sul libro Vesuview Jazz - Ed. Scientifiche Italiane).
Nello
stesso anno ha vinto il referendum della critica "Top jazz" come
miglior nuovo talento, e in tale occasione tutti i chitarristi di Caserta
lo festeggiano, esibendosi per lui ed accanto a lui, in una serata al
"Magritte" nel cuore della città. Una omaggio alla sua persona,
e soprattutto un sincero riconoscimento del suo indiscutibile talento da
parte degli stessi musicisti.
Successivamente
pubblica il CD 'On my browser', e nel 2000 "Quasimodo", che
raccolgono un sensibile consenso anche della più severa critica
specializzata nazionale.
"Con
la pubblicazione di Quasimodo, il suo terzo album da leader, Pietro
Condorelli (...) propone una musica decisamente complessa, che suona
spontanea ma allo stesso tempo accuratamente pensata; proiettata verso
sentieri di ricerca, ma contemporanamente orgogliosa di attingere alla
grande tradizione jazzistica, della quale non teme di esibire i tratti più
sostanziosi. (...) Quasimodo è un Interplay per il nuovo millennio, un
lavoro nel quale Condorelli dimostra come sia possibile aggiornare, alla
luce di quanto è accaduto nel jazz dal 1962 al 2000, le intuizioni di una
creatività - quella evansiana - ben lungi dall’aver esaurito la sua
influenza. Il suono, per esempio: la sonorità della chitarra di
Condorelli è piena, pastosa, ricca di armonici, asciutta quando il brano
lo richiede ma mai anoressica per mancanza di energia vitale. L’abilità
tecnica, che al chitarrista non fa evidentemente difetto, non è mai
impiegata come una scorciatoia ma sempre con assoluta logica e
subordinazione alle necessità della forma complessiva (...) Quasimodo non
è il prodotto di una jam session o di una seduta occasionale, ma proprio
nella sua voluta e insistita accuratezza, nella sua quasi maniacale
attenzione ai dettagli Condorelli dimostra di avere salde capacità di
leader e di organizzatore sonoro, lasciando peraltro intravedere ampi
margini di ulteriore progresso. Sta quindi alla critica e al mercato
rivolgere a questo disco tutta l’attenzione che merita, così che quello
che, con tutta evidenza, ha tutte le caratteristiche per essere
considerato un gruppo di respiro internazionale possa continuare a
proporre opere di un tale livello." (Luca Conti, in una recensione
su www.jazzitalia.net)
Oltre
a tale intensa attività concertistica e discografica, Condorelli è ormai
un affermatissimo docente di chitarra, ed è direttore artistico della Unlimited
Guitar School di Pomigliano D’Arco. Il lusinghiero passaparola tra i
suoi allievi lo segnala come uno degli insegnanti jazz più stimati
d'Italia. Nello specifico casertano, la figura di Condorelli è stata, ed
è tuttora, un essenziale stimolo ed esempio per un paio di generazioni di
nuove leve chitarristiche.
A
cura di Emilio Di Donato
Discografia
selezionata:
-
Sonora art quartet & Jerry Bergonzi - "SONORA" Nowo
-
Sonora art quartet 6 Jerry Bergonzi "#2" - Via veneto
jazz
-
Voices
from the mirror - Splas(h)
-
Guitar style journey - S.O.S.
-
On my browser - S.O.S.
-
A tempi alterni quintet /F.Nastro - Nadir jazz
-
Quasimodo - Red records
Testi
pubblicati:
-
Basic Jazz Guitar vol. 1 (Sagi -Carish)
-
Jazz Compositions
-
Jazz Scores (brigante editore)
-
2 fascicoli prodotti dal Centro jazz Calabria
:Improvvisazione,Esercitazioni orchestrali
-
Trascrizioni di Mick Goodrick(R.A.M. records) in via di
pubblicazione
-
Composizioni di Condorelli compaiono in"parole e musica dal
sud" e sul Real Book del jazz italiano prossimamente in
distribuzione (Carish)
Attività
didattica:
-
Unlimited
Guitar School - Pomigliano D’Arco - Insegnante di chitarra jazz,
direttore dei corsi.(6 anni)
-
A.N.D.J.-
Napoli -Chitarra jazz (4 anni)
-
Corsi
di formazione professionale Regione Calabria Cee - ear training,
improvvisazione, esercitazioni d’orchestra.Cosenza(97-98)
Catanzaro(98-99)
-
Conservatorio
Stanislao Giacomantonio- cattedra di Jazz (94-97)
-
Festival
internazionale della chitarra Lagonegro corsi di jazz dal 96 al 98
-
Ha
svolto attività di interprete e coadiuvatore ai seminari di Mike Stern
(Genova, Napoli), Joe Diorio e Mick Goodrick (Tirano)
Risorse sulla rete:
Files in real audio dal CD “Quasimodo”:
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