La Storia
Il progetto CARPEDIEM BLUES
CONNECTION nasce a Caserta alla fine del 1994. Promotore dell’iniziativa
è Dario “Big Max” GAUDIO, chitarrista venuto alla ribalta
della scena musicale cittadina a seguito della
partecipazione ad un LP, registrato e
prodotto da Fausto Mesolella (A.A.V.V.
"Caserta Compilation", Mediterranea 1983). Dopo anni d’esperienze
maturate nel circuito della canzone partenopea, della musica leggera e
d'autore, Big Max Gaudio decide di mettere in piedi un “blues combo”
con il fermo intento di assecondare la sua passione per la musica nera.
Dietro i tamburi siede Pasquale
NOTA, batterista agile e versatile che matura le sue esperienze,
come session man, al seguito di artisti del panorama musicale nazionale
(Mariella Nava, Righeira, ecc.). Suona in lungo e in largo attraverso
tutta la penisola, frequentemente in compagnia dello stesso Big Max.
A percuotere le quattro corde
tese troviamo Massimo PIERI. Dopo un esordio in una blues jam
durante un festival, passa alla chitarra. Milita lungamente nei One
Hundred Club, band della scena post punk anni ’80
con cui realizza produzioni discografiche e tour in Italia e all’estero.
Conclusa la parentesi rock, torna di nuovo al basso, riscopre il blues e
ne fa uno stile di vita.
Consapevoli di ciò che avrebbe
comportato la scelta di sole dodici battute, i nostri …colgono
l'occasione… ancora una volta! Predispongono un repertorio basato
su classici di B.B. Broonzy, W. Dixon, S.R. Vaughan ed altre leggende
del blues. Lavorano anche su brani inediti con cui completano e
arricchiscono il loro live-set.
Dopo una sterminata serie di
concerti arriva, quasi per scherzo, la realizzazione del primo disco (CARPEDIEM
"The Blues Connection", HM 1996). Questa esperienza
alimenta ulteriormente l’attività live e garantisce alla band l’invito
a partecipare al IV° volume della collana discografica “This Is My
Story: Il Nuovo Blues In Italia”, curata da Ernesto De Pascale (questa
compilazione non vedrà la luce per controversie legali con Sony Music).
A seguito della temporanea
separazione dalla band di Pasquale Nota, una line up semiacustica e
priva di ritmica affonda con maggiore consapevolezza le mani nelle acque
del Delta. Nuovi stimoli portano a licenziare una seconda produzione
discografica (CARPEDIEM “Naked Moods”, HM 2001). L’ebbrezza
per l’elettricità torna a scorrere prepotente, prima con l’innesto
di Andrea Petrillo - batterista già reclutato per suonare in studio -
poi con il ritorno di Pasquale Nota. Successivamente, giunge l’invito
a partecipare ad una nuova compilazione di gruppi blues italiani (A.A.V.V.
“Blues Sounds Good! Vol. 1”, New LM Records 2003), la cui
realizzazione è curata da Luigi Mazzesi.
La band allunga decisamente l’elenco
degli artisti del panorama nazionale ed internazionale con i quali
condivide il cartellone di festival e rassegne:, The Animals, Enzo
Avitabile, Lurrie Bell, Blue Stuff, Paolo Bonfanti, Jared Booty, The
Commitments, ANDY J. FOREST, jan Garbarek, Tino Gonzales, TERRY LEE HALE,
PETER KIRTLEY, Carvin Jones, LELLO PANICO & THE FRITZ GANG, Rico
Blues Combo, Roy Rogers, Them, JAMES THOMPSON, Barbara Walker, Seth
Yacovone, ecc..
HANNO SCRITTO…
«… La risata prolungata,
ancorché succulenta, che “accoglie” l’ascoltatore sulle soglie
del CD è… uno dei simboli del carpe diem di latina memoria... Una
filosofia di vita che i Carpe Diem sposano per confezionare un dono da
offrire al diavolo in persona. Naked Moods è - senza ricorrere a
superflui preamboli - un ottimo CD…».
Michele LOTTA (KBLF
Blues Web Magazine, febbraio 2003, ITA)
«…beh, non mancano certo di
realismo questi tre casertani d’assalto, che,… fedeli al loro nome,
Carpe Diem,… riconfermano, caso mai ce ne fosse bisogno, che chi ama
il blues lo vive sulla pelle e in punta di dita»
Andy ROMEO (L’isola che
non c’era, luglio 2002, ITA)
«Naked Moods… un prodotto
gradevole che si sviluppa su brani originali, dando un marcato segno di
maturità e su poche ma azzeccate covers… Teniamo d’occhio questi
ragazzi!».
Enrico LAZZERI (Jamboree,
aprile 2002, ITA).
«CarpeDiem… la band
casertana che ha saputo conquistarsi una speciale notorietà nel
circuito off dei club più o meno specializzati nella musica del diavolo…
torna a muoversi beffarda e lontana dai riflettori dello show-business…»
Nicola PANARIELLO (Il
Mattino, gennaio 2002, ITA).
«…il trio italiano CarpeDiem…
suona con personalità e una certa immaginazione. Swingante e indolente
è il basso di Massimo Pieri in “I’m Twist” di Sleepy John Estes.
Piacevole e caldo è il suono della chitarra di Massimo Gaudio ma,
soprattutto, i brani inediti suonano non convenzionali…»
R. Jim GREAVES (Blues in
Britain, gennaio 2002, UK).
«…I CarpeDiem presentano la
loro più recente produzione… come nulla d’esoterico, solo passione
e pazzia per il blues. Questa è una descrizione piuttosto riduttiva se
si ascoltano le loro eccitanti, uniche e serrate tracce di traditional
blues…»
Mia JENNINGS www.mnblues.com,
ottobre 2001, USA).
«…Gaudio e Pieri sono
scaltri ed esperti autori, così come qua e la si trovano piccole perle
nella regia, interamente loro, del CD…»
Thomas RITTER (Blues News,
settembre 2001, GER).
«…CarpeDiem… un gruppo
italiano che ha costruito la sua reputazione in concerti e
partecipazioni a piccoli festival europei... il loro blues elettrico, di
stile tendenzialmente chicagoano,… è giusto!…»
Christophe MOUROT (Soul Bag,
ottobre 2001, FRA).
«Si chiamano CarpeDiem… è
tutto rock and blues quello che sprizza fiammeggiante dai loro strumenti
e dalle loro tre voci. Una musica che scorre via e non dà tregua alla
memoria… scrivono e mettono in musica un blues che nasce proprio sotto
la Reggia di Caserta»
Mimmo PELAGALLI (Il Punto,
giugno 1996, ITA).
«…Tre ottimi musicisti
casertani che, dopo varie collaborazioni, hanno deciso di dar vita ad un
gruppo tutto loro (e hanno fatto bene!), dal nome eloquente: CarpeDiem…»
Dario FACCI (Ciociaria Oggi,
ottobre 1995, ITA)
CONTATTI
healingmachine@yahoo.it
Le Produzioni
CarpeDiem
"The Blues Connection", HM 1996
Start It Up / The Carrot / Tucson Bone / Wisdom For Sale / Willie The
Wimp.
Realizzato negli studi Hot Dog (CE), è una
co-produzione fra CarpeDiem e Ugo Pancaldi che ne cura anche i
missaggi. Oltre a due cover (Start It Up di Robben Ford e Willie The
Wimp di Ellsworth-Carter) contiene tre brani inediti a firma
Gaudio-Pieri. Oltre al trio di base, partecipano alle registrazioni
altri due musicisti casertani: lo stesso Ugo Pancaldi (organo,
ciuccaglie, mad bombers) ed Emilio Di Donato (mandolini).
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CarpeDiem
“Naked Moods”, HM 2001
I’m Twist / Madam Mosquito / I Don’t Mind / The Pickpocket / A
Walk In Your Shoes / Repeat The Blues / I Make Love / That’s Easily
Said Love / I Go Crazy / Take A Holiday.
Raccoglie dieci brani, acustici ed elettrici,
di cui tre cover: I’m Twist di S. J. Estes, I Make Love di W. Dixon
e I Go Crazy di J. Brown. La produzione è realizzata da Massimo
Pieri, nella migliore tradizione ruspante cui fa riferimento la band.
Le registrazioni, effettuate in home recording fra il 1998 e il 2001,
rappresentano il nuovo corso della band. Oltre ai due autori, Dario
“Big Max” Gaudio (chitarra, voce) e Massimo Pieri (basso, voce),
partecipano all’avventura Pasquale Nota e Andrea Petrillo (che si
alternano alla batteria) e Luis Manero (percussioni). Vittorio Remino
realizza i missaggi presso gli studi Grande Belle (CE). |
A.A.V.V.
“Blues Sounds Good! Vol. 1”,
New LM Records - Crotalo 2003.
(…Joint / Morning Wood /
Take That Train / I Ain’t Got The Key No More / Lonely Woman /
Sweet Down / Goodbey Baby / Texas Dust / Off The Wall / Bad City / A
Long Day Back Home / China Funk / Sfia / The Night The Mojo Stood
Still / The Pickpocket / Train Song / Children Family And Friends)
Compilazione che vede
Carpediem Blues Connection al fianco di alcuni importanti interpreti
del blues nazionale: Nick Becattini, Pippo Guarnera, James Thompson,
Vince Vallicelli, ecc.. La band partecipa alla festa con il brano “The
Pickpocket”, firmato D. Gaudio - M. Pieri e già apparso sul
precedente “Naked Moods”. Produzione e supervisione sono a cura
di Luigi Mazzesi. |
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