Napoli Jazzology, il terzo disco del Lello Petrarca Trio
Dodicilune Records - dal 22 febbraio 2022
Comunicato stampa
Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e
nei migliori store online da Believe, oggi martedì 22 febbraio esce “Napoli
Jazzology”, terzo progetto discografico del Lello Petrarca Trio.
Dopo
"Musical Stories" (2016) e “Reflections" (2018), il trio composto dal
pianista casertano Lello Petrarca affiancato dal contrabbassista Vincenzo
Faraldo e dal batterista Aldo Fucile presenta un nuovo progetto
discografico. Musicista, compositore, polistrumentista e arrangiatore
poliedrico ed eclettico che attinge da stili e generi diversi, nel nuovo
disco Lello Petrarca sceglie di riproporre alcune delle più celebri e amate
canzoni napoletane tratte dal repertorio classico e moderno.
In scaletta
'O Sole Mio, Funiculi' Funicula', Gente Distratta, Reginella, Era De Maggio,
Tammurriata Nera, Passione e Resta Cu 'Mme.
Un omaggio rispettoso della
tradizione strumentale partenopea: i brani sono reinterpretati acusticamente
grazie all’armonia tra pianoforte, contrabbasso e batteria. Un riadattamento
jazzistico di sette brani storici della musica napoletana che giura fedeltà
alla classicità, e che rende le melodie assolutamente riconoscibili
nonostante le rielaborazioni ritmiche e armoniche create dal trio di
musicisti.
Ai classici si aggiunge poi ‘Gente distratta’, canzone di Pino
Daniele, con cui Petrarca rende tributo a un musicista che è entrato di
diritto a far parte dei grandi della musica di Napoli.
“Con ‘Napoli
Jazzology’ si compie un atto di reverenza nei confronti di Napoli, una città
per me importante sia sotto il profilo umano che soprattutto artistico. Ho
scelto sì i brani più famosi, quelli che negli anni si sono più suonati e
cantati, ma che hanno inoltre un significato speciale per me, dal momento
che queste sette erano le canzoni che più suonavo quando ero artisticamente
ancora in fasce. ‘Gente distratta’, infine, è una canzone che invece
ascoltavo quando ero piccolo: mi è rimasta nel cuore, ho sempre pensato,
crescendo musicalmente, che fosse un brano jazzabile e rivisitabile con
questo tipo di sonorità”, afferma Lello Petrarca.