Album di esordio dei “Nantiscia” firmato dall'etichetta Black Tarantella
Black Tarantella - Aprile 2017
Comunicato stampa
È uscito ad Aprile, per l'etichetta Black Tarantella e la produzione
artistica di Andrea Aragosa, “Nantiscia” opera prima del gruppo omonimo,
Nantiscia appunto.
Il disco contiene nove brani che si rifanno alla
“world music” dove l'attenzione ai testi è accompagnata da atmosfere
ricercate, mai banali ma non fini a se stesse, lasciando ampio spazio ad
armonie facilmente cantabili.
Il filo che unisce i vari pezzi è
rappresentato dalla “strada”: Nantiscia è l'anagramma della parola Sannita
ovvero della strada Sannitica (voluta da Carlo III di Borbone per collegare
Termoli a Napoli) sulla quale idealmente tutti i membri del gruppo si
trovano e che percorrono realmente durante il loro quotidiano. La strada è
anche viaggio, storia, incontro di culture, emozioni e quindi è anche
“contaminazione”.
Si parte quindi dalle radici comuni (“N'trezziannno
culure” dedicata a S. Leucio, “Addo' so ghiut” rivisitazione di un brano
tradizionale di Castel Morrone unita ad una tarantella del Gargano) per poi
immergersi nel mondo femminile (“Lu santo Piscatore” rielaborazione musicale
di un racconto tratto da “Donne che corrono con i lupi” di Clarissa Pinkola
Estés , “Concetta abballa”, “N'è ora” e “Sta felicità” che è,
simbolicamente, il manifesto del gruppo) e quindi spaziare nella
contaminazione con “Celtinando” (fortemente influenzato da ritmi irlandesi),
“De toute les choses” (che ricorda la musica popolare francese) e “Sciummo
sciummo” (con chiari riferimenti alla cultura medio-orientale).
Quasi
tutti i brani portano la firma di Ferdinando Ghidelli e Annalisa Messina
(che è autrice anche dei testi) a rimarcare lo stretto rapporto creativo e
di amicizia che, insieme al resto del gruppo, ha radici profonde.
La
contaminazione si è spinta anche nell'introdurre, in molti brani, uno
strumento quanto mai lontano dalla tradizione, ovvero la pedal steel, che ha
alleggerito, con toni sommessi e sognanti, alcuni dei brani, mentre ha dato
forza, vigore e sonorità orientaleggianti ad altri Dopo il successo di
pubblico alla rassegna “Magie Vocali” 2016 (sold out nella serata del 22
Gennaio), la partecipazione per due anni consecutivi al Festival
Internazionale della musica Etnica di Summonte (2015 e 2016) e la
partecipazione ad altri festival, il gruppo ha deciso di fissare in questo
progetto i primi brani del percorso che, al momento, si è già arricchito di
nuove idee.
La line-up del gruppo vede musicisti storici e affermati
quali Ferdinando Ghidelli (pedal steel e chitarre), Annalisa Messina (voce),
Peppe Vertaldi (batteria) affiancati dal “duo familiare” di Donato
Tartaglione (contrabasso) e del talentuoso figlio Ubaldo (Chitarre e
mandolino). Importanti anche le partecipazioni di Almerigo Pota (flicorno),
Mario Ciro Sorrentino (flauti e ciaramella), Mimmo Leone (percussioni) e
Annarita Tartaglione (tamburi a cornice). Un ringraziamento particolare
unito al ricordo affettuoso va a Fausto Mesolella il quale, non solo, è
autore del testo di uno dei brani, ma ha anche partecipato alla
registrazione di molti brani nei quali ha suonato il basso.
Il disco è
stato registrato, missato e masterizzato presso FlexRecording Studio di
Francesco Aiello, le foto sono dell'amico e professionista Bruno Cristillo
mentre il progetto grafico è di Alberto Grant cui è stato chiesto di rifarsi
a simboli e caratteri della cultura dei Sanniti
Entro metà Maggio è
prevista la presentazione ufficiale del CD presso il Multicinema Duel