Album d’esordio per questo giovane pianista e compositore trentatreenne,
in uscita il prossimo 6 marzo, con la nuova etichetta Musicaperta Classic,
prodotto da Clemente Amoroso e distribuito in Italia dalla MAP di Milano. E’
una raccolta di sette composizioni inclusa Esitation Tango, omaggio a Samuel
Barber, in cui il Maestro Carpano esplora, attraverso una riflessione
musicale contemporanea, un nuovo o quantomeno diverso linguaggio pianistico,
a cominciare dalla scelta dello strumento: il suo fedele Shimmel, dalla
sonorità calda e severa. Si tratta di un concept-album con particolare
attenzione al ritmo, alla pulsazione, che ricalca e ricorda a tratti il
rombo delle sue amate moto da collezione che, tra l’altro, customizza
personalmente. Nelle composizioni emerge pienamente lo stile personale
dell’artista denso di contemporaneità ma che affonda le sue radici nella
inconfondibile e intramontabile melodia italiana, fiore all’occhiello della
nostra nazione, che sembra essere incastonata in una struttura armonica
talvolta indefinibile, però pronta per essere estrapolata dall’ascoltatore.
Càrpano racconta storie senza parole trasfigurando la sua musica in un vero
e proprio ascolto visivo, autentiche visioni sonore: da "Notte all’orto
botanico" che descrive una notte di Ferragosto passata insonne all’aperto ma
oniricamente produttiva, al brano "Shini" in cui il compositore descrive il
paesaggio e gli incontri durante una passeggiata in motocicletta attraverso
lo splendido paesaggio che offre la sua amata Caserta, fondendo un ritmo
tribale e dionisiaco a scale di pianoforte desuete ma dal sapore partenopeo.
In "Navigare" assistiamo alla visione di un documentario sonoro vero e
proprio in cui l’ascoltatore diventa egli stesso imbarcazione salpando per
una destinazione incerta e con il sincero desiderio di volare via. Si vive
l’esperienza del viaggio in mare, a tratti impervio, ma con l’autentica
speranza di raggiungere un’oasi adeguata per il nostro spirito.
Bastano pochi istanti di ascolto di "Sotto il grande albero" per passare dal
caos, dal turbinio che caratterizza la nostra quotidianità, alla magica
sonorità di una foresta senza tempo che con la sua misteriosa risonanza
accompagna le note del brano proprio come se fosse un’orchestra sinfonica,
proprio come se fosse un doppio concerto per pianoforte ed alberi.
Ricordandoci e forse ammonendoci che siamo Natura!
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