Sembra strano ma è così, anche in provincia di Caserta, terra nota solo
per il clan dei Casalesi, Gomorra, la strage di Castelvolturno e della
discarica di Ferrandelle, possono nascere fiori. Uno di questi fiori è senza
ombra di dubbio La coscienza di zero, disco di esordio di Zero MC al secolo
Francesco Di Cecio, giovane di Santa Maria La Fossa, piccolo centro proprio
nel cuore della Gomorra di Saviano, che definire rapper sarebbe riduttivo.
Zero è infatti un poeta contemporaneo, capace di disegnare tele di cruda
vita quotidiana o di esperienze oniriche, di sogno di riscatto, di
semplicità e umanità, in un luogo dove vivere ogni giorno diventa
un'impresa.
Un disco d'esordio molto curato, sia dal punto di vista contenutistico che
da quello tecnico. Zero infatti è riuscito a forgiare un linguaggio che pur
fortemente radicato alla sua terra, risulta del tutto comprensibile e
comunicativo su scala nazionale, riuscendo a dribblare l'ovvio cliché dei
lavori che restano rinchiusi in un ristretto confine geografico. Quattordici
tracce, sapientemente prodotte e missate nel NomiaStudio di Donato Cutolo,
noto produttore gia impegnato con artisti del calibro di 24Grana e Meg.
Tracce che sono delineano un viaggio nel mondo di Zero tra esperienze
vissute, aspirazioni e spaccato della realtà che hanno già permesso all'MC
di vincere il premio come miglior emergente all'Hip Hop MEI (Meeting delle
etichette indipendenti) del 2008, grazie alla nomination dello staff di
Basement e de La Grande Onda di Piotta.
Un viaggio, o come lo stesso Zero dice, "un miraggio" attraverso brani come
Lacrime sul Mondo, sulle sofferenze dell'umanità alle porte del terzo
millennio, Lasciali Parlare, manifesto di emancipazione dal ghetto, di sogno
realizzato con la forza delle proprie mani, o di canzoni come Nun Vir Nun
Crir, in collaborazione con Miase di Pignataro Massive, spaccato della
provincia di Caserta, di quella Gomorra che tutti leggono ma che pochi
vivono sulla pelle, con la speranza di un domani migliore, o come l'ispirata
Sempre Sempre, dove a parlare è semplicemente l'amore, un fiore nato appunto
tra le crepe del cemento armato del business locale. Per essere un disco
d'esordio, possiamo sicuramente affermare che Zero
MC si pone come interessante novità del panorama rap nazionale riuscendo
comunque a far parlare uno stile proprio sia nelle liriche che nelle
produzioni.
La coscienza di zero è quindi quanto di buono e di vivo esiste nella
provincia di Caserta, dove sicuramente si muovono energie positive, voglia
di rompere la gabbia, obiettivo primario della Murdhouse
prod. Collettivo indipendente di musicisti dell'entroterra Casertano che sta
promovendo il lavoro.
Francesco Di Cecio aka Zero MC nasce a Milano nel 1988, ma ben presto si
trasferisce a Santa Maria La Fossa, in provincia di Caserta, dove deve ben
presto sapersi adattare alla realtà completamente diversa da quella
Milanese. Il rap lo accompagna da quando aveva tredici anni impressionato da
Slim Shady e Tupac
Shakur, ma è dal 2003 che Zero muove i primi passi nell'allora blando
tessuto underground della provincia di Caserta.
In questo periodo nascono i primi pezzi e le prime registrazioni sempre nel
NomiaStudio di Donato Cutolo che gli portano a stringere maggiori rapporti
con altri musicisti Casertani e a classificarsi terzo all'Hip Hop MEI nel
2007. Sempre al MEI nel 2008 Zero riesce a vincere a pari merito col
partenopeo Darione, come miglior emergente grazie alle nomination di
Basement, La Grande Onda (Piotta) e Groove.
Ad inizio 2009 è uscito il nuovo lavoro di Zero, interamente autoprodotto e
distribuito dalla Murdhouse Rec., etichetta indipendente appena nata.
IL CD LO POTETE TROVARE ANCHE ALL'INTERNO DELL'INFOSHOP GRAVITZ A 8
EURO
www.myspace.com/zerodalafossa
www.myspace.com/infoshopgravitz
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