Ed ecco il primo lavoro da solista di Angelo Barricelli, chitarrista classico casertano allievo di Pietro Condorelli e quindi di Giovanni Zaccari, sotto la cui guida si è diplomato al conservatorio. Già dal 1993 è stato insieme allo stesso Zaccari componente del Quartetto Chitarristico Euphonia, eseguendo numerosi concerti ed incidendo un album di musiche del novecento edito dalla casa editrice “Santabarbara”. Negli ultimi anni è sempre più attivo concertisticamente: ha suonato spesso in Spagna, ha effettuato una tournee in vari paesi europei in duo con la violinista Tatjana Olujic, ed è attualmente solista dell’Orchestra di Roma diretta dal M°Marco Werba.
Il disco sembra riflettere uno stato d’animo molto sereno, senz’altro aiutato da una grande religiosità (nella copertina del disco ha voluto scrivere una sua piccola preghiera di ringraziamento) oltre che da indubbie capacità tecniche ed interpretative. Ho seguito negli ultimi mesi l’entusiasmo con cui Angelo ha realizzato il disco, in cui accanto a brani di autori ben consolidati ha inserito anche
composizioni originali di autori casertani, ovvero del Maestro Zaccari e, con grande spirito di amicizia, anche
un mio brano. Ne parlo comunque senza inutile imbarazzo, il lavoro è molto bello da ascoltare e sono felice di poter scambiare due chiacchiere con Angelo mentre ascoltiamo il suo
“solochitarra”.
Emilio: Cosa ti ha spinto a produrre il tuo primo CD?
Angelo: Il disco “Solochitarra” è maturato durante gli ultimi anni seguendo un duplice percorso. Da un lato ho avuto la felice avventura di molteplici recitals e conferenze tenuti in Italia e Spagna, dall’altro una grande passione e curiosità per gli studi di registrazione di mezzo mondo, nonchè per tutti i materiali e gli strumenti che si adoperano negli stessi. Il disco è inteso come un mio recital, come quelli che tengo normalmente in concerto.
Emilio: Si nota che il disco è stato partorito con molta attenzione al lato tecnico
Angelo: “Sono stati tre anni di ricerca del ‘suono perfetto’ che mi hanno portato a costruire, senza badare a spese, un mio studio personale, con microfoni Neumann, preamplificatori SPL Goldmike, convertitori esterni RME adi2. Anche in fase di registrazione utilizzo la massima risoluzione possibile, ovvero 24 bit e 192 khz. La sala ripresa è stata allestita con diffusori a residuo quadratico, tube traps per le onde stazionarie e pannelli forati basati sul principio dei risuonatori di Helmotz.”
Il risultato è effettivamente un disco godibile sia sul piano musicale, che tecnico: un gruppo di audiofili professionisti ha espresso ottimi pareri per il lato tecnico del prodotto.
Emilio: perché tanta attenzione per la tecnologia da parte di un musicista classico?
Angelo: Facile rispondere. Voglio arrivare a registrare il suono più fedelmente possibile, senza dover aggiungere alcun tipo di effetti e riducendo al minimo ogni intervento successivo alla registrazione. Si deve sentire solo il suono vero della mia chitarra ‘Leonardo’, realizzata del liutaio Gioachino Giussani”
I brani del cd sono :
J.S. Bach (1685-1750) Preludio dalla suite n.1 per violoncello
S.L. Weiss (1686-1750) Sonata in la minore “ L’Infidèle”
M.Giuliani(1781-1829) Variazioni op.107 su un tema di Haendel
J.Duarte (1919-2004) English Suite
G.Zaccari (1956) 6 Miniature
H.Villa-Lobos (1887-1959) Studio n. 1
E.Di Donato (1962) Pasqua
Il cd è acquistabile presso www.angelobarricelli.com
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