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Nel romanzo Invisible Man di Ralph W. Ellison un nero, trova nella metafora
dell’invisibilità, la consapevolezza del suo stare al mondo all’interno di una
società che lo considera irreale, come un fantasma, un uomo invisibile. Così in
questo lavoro discografico i WARM GUN, ovvero Fred Ghidelli e Massimo Pieri,
sfuggono alla vista di tutti, per esprimere un blues profondo, suonato con
passione, sentito e vissuto come proprio. Il loro sound è compatto e
trascinante ed è praticamente impossibile rimanere fermi durante l’ascolto.
Massimo Pieri riesce ad alternare fluidi fraseggi alla voce, ruvida e dal
notevole impatto emotivo, alle performance bassistiche e percussionistiche (mani-piedi-etc).
Lo stesso si può dire di Fred Ghidelli che con la sua chitarra, riesce a creare
un'atmosfera pregnante di groove genuino, degno della migliore tradizione
blues. Mi sembra grande lo sforzo e la successiva riuscita - anche e
soprattutto nella scelta originale dei pezzi - di distaccarsi da un blues più
“comune” per approdare alla loro personale visione di questa musica che
dimostrano di conoscere e interpretare molto bene. Un duo veramente vincente ed
avvincente, un lavoro insomma che va ascoltato ed apprezzato, magari dal vivo
durante le loro esibizioni. |
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Ferdinando Ghidelli (sinistra) e Max Pieri
foto di emilio di donato ©
casertamusica.com
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