MaPo.:
MaPo (autoproduzione)
recensione di Max Pieri
|
MaPo, MaPo,
Autoproduzione, 2003
I casertani Mapo mettono in circolazione un omonimo mini CD, ove
espongono il loro pop-rock molto ben suonato, ricco d’azzeccate
armonizzazioni ma dal sapore un pò retrò e figlio di riferimenti
stilistici assai diversi. Pur dotati d’eccellenti qualità
tecniche, sembra che i musicisti mettano nella pietanza ingredienti
che competono a ricette diverse. Le partiture vocali hanno un bel
piglio interpretativo ma non riescono ad elevarsi dal contesto con
sufficiente forza evocativa. La chitarra solista suona allo specchio
e col fiato sul collo degli altri strumenti, penalizzando gli
equilibri generali dei brani. Ormai anche la scena pop-rock
nazionale è vitaminizzata da produzioni artistiche che ne
condizionano, nel bene e nel male, stili e sonorità. Per muoversi
in quelle acque mutevoli è, quindi, auspicabile che i Mapo
arrotondino gli spigoli, accorciando le distanze stilistiche e
lavorando di più sul suono. E’ solo questione di tempo! Viste le
qualità generali, siamo certi che la prossima produzione
discografica ci porterà una ventata d’aria più fresca.
|
|
|
|