Nick Cave: Nocturama
di Antonio Avalle


Ascoltare un nuovo album di Nick Cave è sempre una grande emozione…e altissima resta la partecipazione emotiva quando, come nel mio caso, si ha la fortuna di ascoltare un album prima della sua pubblicazione. Il titolo scelto per il nuovo album del cantautore australiano è “Nocturama”, che sta ad indicare il posto dove vivono gli animali notturni. La copertina è tra le peggiori che fin’ora il buon gusto di Re Inkiostro poteva indovinare, direi quasi anonima con il profilo di Cave ben in evidenza. I contenuti e la musica sono come Nick Cave ci ha ormai abituato ai massimi livelli… anche se devo ammettere che questa volta i testi sono sottotono rispetto alle ultime prove. Nell'insieme ci troviamo davanti all’ennesima conferma di uno dei più grandi artisti dei nostri tempi, può sembrare scontato, ma "Nocturama" suona in modo perfetto. Consumare fiumi di parole per trovare termini di comparazione per ogni nuovo album di Nick Cave è tempo perso. Trovo “Nocturama” meno difficile e più immedito del precedente “No More Shall We Part”, nei suoi sessanta minuti vien giù come un delizioso boccone e lascia vivo l’appetito per un nuovo ascolto. Si avvertono i primi brividi con “Wonderful life”, il brano che apre l’album e che appare come un vero gioiello interpretativo. La voce di Nick Cave e l’intenso piano subito in evidenza e poi lo spazio musicale viene lasciato alla fidata esperienza dei Bad Seeds ((Mick Harvey, Blixa Bargeld degli Einsturzende Neubauten, Thomas Wydler, Martyn Casey, Conway Savage, Jim Sclavunos e Warren Ellis dei Dirty Three), sempre indiscutibilmente inappuntabili. Come un caldo abbraccio arriva “He Wants You”. In sequenza l’aria resta la stessa in “Right Out Of Your Hand”, dove emerge il tenero suono del violino di Ellis e la voce di Mick Harvey ai cori. Arriva il momento per “Bring It On” brano dallo spessore più commerciale dove Nick Cave duetta con Chris Bailey, ex leader dei Saints. Il brano verrà pubblicato come singolo il 24 febbraio. Si cambia tutto in “Dead Man In My Bed”, si passa a sonorità forti un autentico salto nel passato di Nick Cave. In effetti erano anni che non si sentiva un Nick Cave così…anche se la sorpresa non si esaurisce qui. Ci si ritrova di nuovo nella dolcezza di “Still in love” e “There Is a Town” condotte ad arte tra i suoni sognanti e malinconici dei Bad Seeds. Naturalmente in “Nocturama”, escludendo a sorpresa un paio di episodi, non c’è nessuna rivoluzione o cambiamento radicale nelle strutture melodiche, le trame degli ultimi lavori di re Inkiostro suonano sempre le stesse come quasi la volontà di Cave impone, tra eleganti arrangiamenti e dettagli curatissimi. Affascina la melodia di “Rock Of Gibraltar” avvolta da piano e violino. Toccante e delicata “She Passed By My Windows” ... la voce ferma di Cave è sempre padrona.Minaccioso e trascinante il finale con “Babe, I’m On Fire” tiratissima nei suoi quindici minuti, un distillato del miglior Cave degli esordi ripulito dalla maturità sopraffina dei Bad Seeds. La scorsa estate, durante la rassegna “il violino e la Selce” nella gremita piazza del Plebiscito ad Ancona allora accompagnato da Dirty Three (band del violinista dei Bad Seeds W.Ellis) ho visto un maestoso Nick Cave all’apice della sua forma e questo album ne è la raffinata conferma. Cominciate ad accendere il lettore.
 
Ringrazio vivamente la mia amica Kore che mi ha permesso precocemente di dar forma alla recensione e di godermi l’ennesima emozione firmata da Cave. 
Il singolo di Cave “Bring It On” conterrà due inediti: “Shoot Me Down” e “Swing Low”In più anche il video di “Bring It On” girato da John Hillcoat. 
Nocturama uscirà il 3 febbraio e tra le primissime copie a tiratura limitata potrà essere acquistato con un DVD con i 15 minuti del video di “Babe, I’m On Fire”. Nocturama sarà solo il primo di tre uscite programmate per i prossimi tre anni in cui è previsto anche un live.
A breve è prevista la pubblicazione di un libro di Nick Cave - Tutte le canzoni 1978-2001 (pagg. 342, Mondadori, 14 euro). I testi sono preceduti da un inedito saggio introduttivo dal titolo «Vita segreta della canzone d'amore», scritto dallo stesso Cave.

 

 

 

 

 

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