Memorie di un ottuagenario: Hanno fatto il Papa!
Marzo 2013, da Papa Pacelli a Benedetto XVI a ....
Articolo di Lorenzo Di Donato
Mi succede …ad ogni
morte di Papa o, meglio, ad ogni elezione del nuovo Papa, di risvegliare nella
mia mente il ricordo di quanto avvenne nel lontano 2 marzo del 1939.
Io, bambino non ancora salutato il primo lustro di vita, ero tra le braccia di
mia madre intorno a mezzogiorno. La mia famiglia abitava in Via Tanucci , nel
palazzetto di fronte all’Istituto delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore.
D’improvviso si sentì lo scampanio festoso delle campane del Duomo, a cui seguì
in successione quello della Chiesa di Sant’Antonio e più flebile, per la
lontananza, quello delle altre chiese di Caserta.
Una forte animazione pervase mia madre che aprì la finestra, mi tenne seduto sul
davanzale avvolgendomi la vita col suo braccio fermo ma amoroso e si sporse
dalla finestra per chiedere ai vicini ed ai passanti cosa fosse successo. C’era
animazione per strada: ognuno domandava all’altro e nessuno sapeva nulla mentre
cresceva sempre di più la voglia di notizie.
D’improvviso si aprì il portone delle Suore e mia zia Suor Pacifica uscì di
corsa, in compagnia di Madre Francesca, per portare la lieta novella a mia
madre. “Hanno fatto il Papa! Hanno fatto il Papa! E’ Pacelli il nuovo Papa!”,
gridarono a mia madre e poi a tutti quelli che fecero loro capannello. E d’un
subito, la strada fu piena della notizia.
Mia madre mi prese le manine, accostandone i palmi al ritmo dell’improvvisata
canzoncina: “Hanno fatto il Papa! Han-no-fat-to- il- Pa-pa!”, che imitava
l’esclamazione di zia Pacifica, ed io ridendo l’assecondavo nell’improvvisato
gioco.
Questo episodio sarebbe rimasto sepolto definitivamente nella mia memoria se nel
tempo non si fosse ripetuto, anche se in forma diversa, quando con altrettanta
gioia ho battuto le mani ai successori di Pio XII -Giovanni XXII, Paolo VI,
Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI- alla loro elevazione al
soglio pontificio e la mamma non avesse ricordato con me ad a me quanto avvenne
allora allorquando un nuovo Papa veniva eletto.
Oggi quel lontano, festoso episodio mi è nuovamente venuto alla mente mentre
partecipo, in TV, all’ultima udienza di Benedetto XVI in Piazza san Pietro e lo
saluto di slancio, quando lascia la piazza, con un sempre più convinto e pur
mesto “Be-ne-det-to! (ta-ta-ta) Be-ne-det-to!. (ta-ta-ta)”, a Lui, benedetto dal
Signore. Domani sarà Papa emerito e pregherà per la Chiesa, per noi che tanto
ama. Io pregherò per Lui, perché il Signore continui a farlo essere serenamente
determinato, perché le preghiere di Benedetto XVI ci aiutino nel nostro percorso
di fede.
E gioiosamente batterò le mani e cantilenerò ancora una volta “Hanno fatto il
Papa! Han-no fat-to il Pa-pa!” appena lo Spirito di Dio avrà compiuto, ancora
una volta, il suo volo sicuro nel cuore dei Cardinali a Conclave.