Cultura e spettacolo al Planetario di Caserta
Il primo planetario interamente digitale del centro sud Italia rischia la chiusura?
Comunicato stampa
“Vincere la forza di gravità, viaggiare nel tempo e nello spazio, vedere con i
propri occhi ciò che finora si è solo immaginato e restare comodamente seduti in
un ambiente perfettamente climatizzato, guidati dalla voce narrante e cullati da
buona musica: il Planetario di Caserta è il posto ideale per tutto questo!”
Questo è quanto promette lo staff dirigenziale ed operativo del Planetario di
Caserta, struttura del Comune di Caserta ubicata in Piazza G. Ungaretti 1 di
Centurano, realizzata nell’ambito del programma URBAN II, con contributo della
UE.
E lo staff dirigenziale del Planetario -che ha come coordinatore didattico/scientifico il prof. Luigi A. Smaldone (Università degli Studi di Napoli “Federico II) ed i dottori Ilaria Ricchi e Pietro Di Lorenzo alla Comunicazione e Divulgazione Scientifica- è formato da gente capace, attiva , creativa e piena di risorse e, soprattutto, capace di mantenere quanto promette. Lo spettacolo è assicurato e le emozioni vi accompagnano durante la proiezione-spettacolo, e oltre, in questo che è il primo planetario interamente digitale del centro sud Italia, con la cupola da 7 metri sotto cui è ospitata una platea da 41 posti priva di barriere architettoniche.
Spettacoli per il pubblico sono programmati per il sabato e la domenica
pomeriggio e gli argomenti trattati formano oggetto di varie lezioni-spettacolo.
Chi è interessato vada a informarsi su
www.planetariodicaserta.it o
telefoni al 0823/344580.
Noi, dopo aver goduto della emozione di essere trascinati nelle stelle e tra le
stelle, raccomandiamo vivamente a tutti di non perdersi questo spettacolo e
l’incontro con lo staff del Planetario di Caserta, i cui componenti, se hanno la
testa …nelle stelle, hanno i piedi per terra e tra la gente e quindi sono sempre
disponibili ad “appassionare i giovani, incuriosire gli adulti, soddisfare gli
astrofili, divertire tutti”.
Insomma, come ci diceva un poco divertito e molto rammaricato il prof. Smaldone
riferendomi una espressione che molti spettatori gli rivolgono, <non sembra di
essere a Caserta>.
Noi, che apprezziamo il bicchiere mezzo pieno e lo centelliniamo con gusto,
mentre esprimiamo vivo compiacimento perché questa struttura efficiente e
interessante sia qui, nella nostra città, ci auguriamo che essa non sia
penalizzata dalla dichiarazione di fallimento del nostro Comune. Il Planetario
di Caserta è un gioiello da custodire con gelosia: guai far mancare le risorse
economiche necessarie a far vivere sempre meglio questa splendida realtà
culturale; guai a mortificare tante competenze acquisite e bravure consolidate.