"Io Casalese" di Antonio Trillicoso
Casal di Principe è balzata agli onori della cronaca...
Comunicato stampa
E' nelle librerie l'ultimo lavoro di Antonio Trillicoso "Io Casalese" sulla difficile realtà di Casal Di Principe e che apre uno squarcio di "aria pulita" in un paese che ha tutt'altra fama
il libro
Sull’onda emotiva delle denunce dello scrittore Roberto Saviano e del recente
arresto del super-boss Antonio Iovine, Casal di Principe è balzata agli onori
della cronaca. Giornali, televisioni, opinionisti, tutti parlano della piccola
cittadina casertana, la terra dei clan, base della potente e spietata mafia dei
casalesi. Tutti, tranne proprio i cittadini di Casale. Antonio Trillicoso è il
giornalista che invece ha deciso di dare voce ad uno di loro. Io Casalese è il
racconto di vita di Cipriano, un giovane di Casal di Principe che narra in prima
persona esperienze e situazioni quotidiane di una realtà difficile, vissute
sotto il peso della criminalità e l’ombra del potere dei clan. Testimone diretto
di omicidi, violenze, abusi, intimidazioni, con uno zio agli arresti per
traffico di cocaina ed un padre marchiato come infame.
Ma Cipriano è pulito. E’ fuori dal Sistema. E’un ragazzo sensibile che studia
sognando una vita migliore per sé e per il suo amato paese. E’ il simbolo di
quella dignitosa maggioranza di casalesi che da sempre, in silenzio lavora,
suda, si sacrifica e non merita di subire né la peste mafiosa né la
superficialità di una certa opinione pubblica, che indistintamente l’ha
marchiata come complice e affiliata.
Antonio Trillicoso (Napoli, 1963), è insegnante, giornalista e
scrittore per ragazzi. Corrispondente di diversi giornali (Il Mattino, Corriere
Di Caserta), televisioni e radio. È libero docente di Comunicazione, Giornalismo
e Scrittura Creativa e tiene laboratori per scuole, enti e festival letterari
tra cui La Settimana dei Bambini del Mediterraneo ad Ostuni (BR).
Tra le pubblicazioni: Favole per sognare (I Fiori di Campo, 2003), Cinque
filastrocche a Gesù… di un ragazzo zingaro, africano, albanese e qualcuno in
più… (Cogito, 2003), La storia di Cannolo e Sfogliatella (La Voce del
Pasticciere, 2006), Il trenino dei desideri… per uno spicchio di cielo/Il
pulmino multietnico (Cogito, 2007), La principessa, il drago e il cioccolato
della pace (La Voce del Pasticciere, 2007), Storia di un gesto d’amore (Free-Press,
2008), Viva la Terra! (Cogito, 2008), Il miele della valle del sorriso (La Voce
del Pasticciere, 2008).
Suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo e pubblicati in Sud America.
Ha realizzato, scritto e diretto diversi lavori teatrali tra cui “Jesce
Carnevale” (sui riti farseschi del 600) ricevendo gli auguri di Franca Rame e
Dario Fo. Suoi lavori sono stati presentati alla Rassegna Internazionale
“Ragazzi in Gamba” a Chiusi. Nel 2008 è stato invitato a illustrare la sua
attività letteraria nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Ha ricevuto
diversi premi e nel 2000 e nel 2007, un riconoscimento dall’UNICEF e nel 2009
dall’associazione Komunitas per l’attività svolta a favore dei ragazzi e i
giovani.
info: ant.trilli@inwind.it,
www.antoniotrillicoso.it