Manifesto Antimoderno di Luigi Iannone
Prefazione di Marcello Veneziani
Dalla redazione
Questo libro, edizioni Rubbettino - 14€, è un viaggio tra filosofia e letteratura, sociologia e politologia, cinema e poesia, che interseca i mali del nostro tempo e incrocia attenti osservatori come Bauman e Pasolini, Dostoevskij e Jùnger, Heidegger e Arendt, Marcuse e Tolkien, Galimberti e de Benoist, Marramao e Latouche, Weil e Bergman, Mishima e Severino, Lévi-Strauss e Giddens, Castoriadis e Baudrillard. E' una provocazione e un confronto con le contraddizioni del presente, che non scade mai nel nostalgismo. Una critica della modernità che mette sotto accusa una società piegata dal materialismo e dalla paura; impotente di fronte all'eclissi del sacro; confusa da depressione, frenetismo e noia; in preda al delirio dello sviluppo infinito e irrigidita dal dominio della Tecnica; che ha rinunciato alla Bellezza e all'Arte per rifugiarsi nel kitsch; che si è abbandonata al populismo e ha confuso la libertà con il pensiero unico planetario.
L'autore
Luigi Iannone (Caserta 1969) è laureato in Scienze Politiche. Si occupa di
Storia delle idee e, in particolar modo, del rapporto tra pensiero conservatore
e modernità . Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: "Il 1799 in Terra di Lavoro.
Storia, storiografia e controrivoluzione" (1998), "Un conservatore atipico. G.
Prezzolini, intellettuale politicamente scorretto" (II ed. 2003), "Tolkien e Il
Signore degli Anelli" (2003), "Junger e Schmitt. Dialogo sulla modernità con
saggio introduttivo di Marcello Staglieno" (2009). Ha collaborato con Ernst
Nolte, con il quale ha pubblicato il libro-intervista "Storia, Europa e
Modernità" (2008) e curato e prefato "La rivoluzione conservatrice nella
Germania della Repubblica di Weimar" (Rubbettino, 2009).
Nel 2010 ha curato il libro-intervista al filosofo Roger Scruton, "Il suicidio
dell'Occidente". E' tra i fondatori dell'ISIS (Istituto Italiano di Scienze
Sociali) di Napoli e ha vinto nel 2003 il Premio Nazionale della Cultura,
istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'attività saggistica.