Caserta, Istituto Manzoni. L'ultima conferenza della Nuova Accademia
Olimpia dedicata al rapporto fra cinema e psichiatria dal titolo “Il
Cineforum del Dott. Freud” ha solleticato la curiosità di molti
tanto da riempire completamente la sala dell'Aula Magna. Il
relatore, prof. Ignazio Senatore - psichiatra e psicoterapeuta
presso il Dipartimento di Neuroscienze e Scienze della Comunicazione
dell'Università Federico II di Napoli, e presidente e fondatore
della associazione “Eidos Cinema, psiche e arte visive” -,
avvalendosi della proiezione di spezzoni di film ha tracciato un
quadro di come il cinema rappresenta il mondo della psichiatria: il
discorso ha spaziato dalla difficoltà in celluloide a rappresentare
situazioni surreali come il sogno, alla denuncia, attraverso la
cruda rappresentazione dei manicomi. Un capitolo a parte, ironico
nelle parole del prof. Senatore, è stato dedicato a come il cinema
ci rappresenta gli psichiatri (psicologi, psicoterapeuti ed altre
figure correlate) spesso presentando il loro lato peggiore (da
seduttori a nevrotici o pazzi essi stessi), ridicolizzandoli come
pasticcioni o incapaci di stabilire un contatto con i pazienti, o
addirittura tentando una psicoanalisi degli psicoterapeuti (mi si
perdoni il bisticcio di parole) quando questi vengono colpiti da
lutti o tragedie (ad esempio, “La stanza del figlio” di N.
Moretti). Ma il vero tema della serata, che ha provocato un acceso
dibattito, è stato la Cineterapia, propugnata da alcuni dottori
americani e che non ha trovato seguito in Italia. In sostanza questa
nuova metodica prevede che il faccia una cine-prescrizione al
paziente per poi discutere insieme del film visionato. Il prof.
Senatore al riguardo si è mostrato scettico propendendo per un
approccio più incentrato sul subconscio del paziente utilizzando
quindi il film più come argomento di conversazione, non certo come
metodica. Confessando infine la propria "cinefilia" il
relatore ha sottolineato come il cinema abbia comunque una
funzione catartica, di sfogo per le nostre emozioni e quindi tutti,
sani o malati, dovrebbero “praticarlo” in libertà lasciandosi
guidare da una libera scelta anche fatta in base alle proprie
inclinazioni.
le tesi del prof. Ignazio Senatore sono raccolte in un libro “Il
cineforum del dottor Freud” in cui, attraverso una serie di
pellicole più o meno conosciute e interviste a registi e personaggi
del cinema (Agosti, Battiato, Brass, Faenza, Fox, Mezzogiorno,
Orlando, Ozpetek) propone un viaggio nel mondo del cinema.
Per gli appassionati dei rapporti tra cinema e psiche ha anche
realizzato il sito www.cinemaepsicoanalisi.com
che vi invitiamo a visitare.
La Nuova Accademia Olimpia riprenderà il ciclo di conferenze a
Settembre. |
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