Nella ricorrenza del “Giorno
della Memoria”, martedì 27 gennaio 2004, con inizio alle ore
17.00, nella Sala della Biblioteca di via Renella n. 60, a
Caserta, l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera
Lombardi”, in collaborazione con il Centro studi “Francesco
Daniele”, terrà una manifestazione dedicata ai deportati italiani
nel Terzo Reich dal titolo “Nei carri-bestiame: destinazione
Memmingen – i deportati campani nel Terzo Reich: testimoni e
storici a confronto”.
L’incontro tra gli storici (Gloria Chianese dell’IRRE di
Napoli, Felicio Corvese dell’ICSR e Marco De Angelis del Centro
Daniele) ed i testimoni (Gennaro Amato di S. Clemente di Galluccio,
Antonio Cortellessa, Nello Cortellessa e Vladimiro Grieco di Mignano
Monte Lungo, Lorenzo Tagliani di S. Maria C.V.) propone una
riflessione approfondita sui drammatici eventi che coinvolsero
migliaia di giovani campani, catturati, dopo l’8 settembre del
1943, e deportati in Germania. Prigionieri senza diritti e senza
identità, militari e civili furono accomunati nella stessa tragica
sorte dalle durissime condizioni di vita e di lavoro cui furono
sottoposti nei campi di detenzione e nelle fabbriche di guerra di
Hitler. Si tratta di una delle fasi più amare e angosciose dell’esperienza
dell’occupazione tedesca vissuta dalle popolazioni dell’Italia
meridionale ed, in particolare, di quelle della Campania
settentrionale, dove i reparti della Wehrmacht effettuarono,
soprattutto dopo il 23 settembre del 1943, massicci e violenti
rastrellamenti ed organizzarono in tutto il territorio della
provincia di Caserta numerosi campi, tra i quali il più importante
fu quello di Sparanise, dove furono concentrati i prigionieri
italiani destinati alla deportazione.
L’incontro intende porre all’attenzione del pubblico e degli
studiosi un tema troppo spesso trascurato, su cui la ricerca storica
dovrà essere ulteriormente e più adeguatamente sviluppata, per
avviare un più completo recupero della memoria e della
consapevolezza civile degli orrori della guerra. Particolarmente
importante è, all’interno della manifestazione, la presenza
significativa dei sopravvissuti campani che, con i loro racconti,
vivissimi nonostante il lungo periodo trascorso, intendono
contribuire a ricostruire e a far conoscere una delle pagine più
importanti e dolorose e della recente storia italiana e del dramma
vissuto dalle popolazioni civili campane |
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