Antonio D’Onofrio alla Nuova Accademia Olimpia
Campi elettrici e magnetici nell’ambiente

di Lorenzo Di Donato

La Nuova Accademia Olimpia, con la conferenza tenuta lo scorso 9 giugno dal prof. Antonio D’Onofrio su Campi elettrici e magnetici nell’ambiente, ha chiuso il IX Ciclo di Incontri dell’Umanesimo, dando ancora una volta un contributo significativo alla vita culturale della città di Caserta, di cui risulta un punto di riferimento insostituibile.

Leggendo i temi ed i nomi dei relatori degli Incontri di questo Nono anno di attività dell’associazione non si può non notare che la scelta dei temi è stata sempre tempestivamente attuale e che la scientificità della loro trattazione è stata garantita dall’alta professionalità e cultura dei relatori, sempre impegnati nella ricerca scientifica.

Il professor Antonio D'Onofrio è straordinario di Fisica Generale e Metodologie Fisiche per i Beni Ambientali presso la Facoltà di Scienze Ambientali della Seconda Università di Napoli, Sede di Caserta ed è impegnato, tra l’altro ed in particolare, alla messa a punto di protocolli di misure finalizzate al controllo del cosiddetto inquinamento elettromagnetico in tutto l'intervallo di frequenze di interesse pratico.

Il professore D’Onofrio- prendendo spunto dai numerosi articoli ed interventi apparsi negli ultimi mesi sulla stampa quotidiana, periodica e scientifico-divulgativa- ha discusso qualitativamente dei meccanismi di interazione tra campi elettromagnetici ed il corpo umano, non solo immerso in campi elettromagnetici sia naturali (quelli emessi e /o dovuti dal sole, ad es.) sia artificiali ( elettrodotti e/o antenne radio, ad es.) ma anche fatto da campi elettromagnetici, che perciò gli assicurano anche l’esistenza.

E’ certo che intensità notevoli di campi elettromagnetici sono dannosi al corpo umano in quanto trasferiscono ad esso, come ad ogni altro ostacolo, la loro energia, ha proseguito il prof. D’Onofrio, ma non c’è risposta precisa però alla richiesta di fissare una soglia dell’intensità di tali campi oltre il quale si hanno senz’altro danni all’organismo, anche se la letteratura in proposito è enorme. Per cui i limiti sono stati fissati un po’ arbitrariamente attenendosi al Principio di precauzione, che ha costi notevoli, però.

E’ anche certo che l’azione dei campi elettromagnetici è in certo qual modo demonizzata, in quanto un fono, una coperta elettrica, un forno a microonde emettono campi elettromagnetici di intensità molto maggiori di un elettrodotto o di un’antenna ma vengono usati abitualmente, con disinvoltura.

Qual è quindi il rischio della nostra interazione con i campi elettromagnetici? Il professore D’Onofrio non ha potuto darci una risposta precisa, univoca: per gli effetti a breve termine la soglia può essere individuata dall’effetto termico indotto (la temperatura del corpo umano non deve elevarsi oltre il grado), mentre gli effetti a lungo termine, quelli mutageni, non sono oggi né quantificabili né certi e bisogna aspettare la loro influenza, se ci sono, sulle generazioni future.

Ah, il telefonino: meglio quello con l’antenna, ma la si deve estrarre. Meglio tenerlo lontano dall’orecchio durante i primi secondi, durante il quale il telefonino si collega al satellite. Molto meglio usarlo solo quando è necessario, per il Principio di precauzione (mia personale applicazione di esso ed a cui mi attengo scrupolosamente).

Quindi veramente interessante e documentata conferenza, questa sui “Campi elettrici e magnetici nell’ambiente”, tenuta dal prof. D’Onofrio con competenza ed onestà scientifica, nonché con linguaggio chiaro ed accessibile a tutti.

Sabato prossimo, 23 giugno, i soci e simpatizzanti dell’Associazione di incontreranno nell’Eremo di san Vitaliano, lassù a Casola, per trarre una consuntivo di questo IX anno di attività e per le prime intese sul programma da svolgere il prossimo anno sociale, che sarà il decimo di fatto per l’Associazione e quindi dovrà essere solennizzato in modo opportuno.

Del professore Antonio D’Onofrio

Il professor Antonio D'Onofrio è straordinario di Fisica Generale e Metodologie Fisiche per i Beni Ambientali presso la Facoltà di Scienze Ambientali della Seconda Università di Napoli, sede di Caserta . La sua formazione scientifica è iniziata a partire dagli anni settanta, nel campo della Fisica Nucleare fondamentale presso il Dipartimento di Scienze Fisiche dell'Università "Federico II" di Napoli e presso laboratori europei e statunitensi. E' coordinatore di collaborazioni nazionali e internazionali ed è responsabile scientifico di progetti di ricerca interdisciplinari, finanziati anche dalla Regione Campania. La sua attività di ricerca attuale si va sempre più indirizzando in ambienti
interdisciplinari su problemi ambientali facendo uso di metodologie mutuate dalla esperienza nella ricerca di base, quali la spettrometria di massa convenzionale ed ultrasensibile, la rivelazione di radiazione g, a, b con sistemi ad alta risoluzione. I problemi ambientali affrontati riguardano,
tra l'altro, lo studio dei gas serra, le emanazioni di Radon in ambienti abitativi, il trasferimento di radionuclidi tra diversi comparti ambientali,la messa a punto di protocolli di misure finalizzate al controllo del cosiddetto inquinamento elettromagnetico in tutto l'intervallo di frequenze
di interesse pratico.

 

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