Il 27 gennaio 2001, presso l'Istituto Magistrale "A. Manzoni" di Caserta -ma pare che oggi si debba chiamare solo Liceo Pedagogico. Sono cose che non comprendo, l'appiattimento ad una malintesa modernità e la perdita di identità, ed alle quali mi riesce difficile adeguarmi, se non impossibile- il professore
Carlo Sbordone ha tenuto la prevista relazione sul tema Recenti sviluppi della Biomatematica ad un pubblico attento ed interessato.
E' questo il terzo incontro del nono anno sociale della Nuova Accademia Olimpia, in collaborazione dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, con Legambiente e la Mathesis, Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche.
Ha presentato il relatore il prof. Nicola Melone, Direttore del Dipartimento di Matematica a Caserta, che ha ricordato di aver incontrato per la prima volta Sbordone nella Biblioteca di Matematica a via Mezzocannone, a Napoli, respirando, loro giovani universitari, l'aria e l'atmosfera dei validi docenti che popolavano la facoltà di Matematica in quegli anni, e che ha loro permesso di maturare l'amore per la ricerca scientifica.Poi il prof. Sbordone ha coniugato questa passione con quella della divulgazione scientifica e matematica e dei rapporti tra l'Università e la Scuola media superiore. La passione della divulgazione scientifica si è anche sostanziata nella sua collaborazione alla realizzazione della Città della Scienza a Cordoglio.
E subito il prof. Sbordone evidenzia la sua capacità di rendere semplice il complesso, chiarendo che la sua sarà una esposizione descrittiva di un modello matematico in Biologia, modello che non può tenere conto di tutta la complessità del fenomeno ma solo di alcuni aspetti significativi. Ciò comporta, però, la possibilità che quel modello possa applicarsi ad altri fenomeni, lontani da quello di partenza della ricerca. Come esempio ha mostrato la legge che regola il rapporto tra il volume del sangue, del metabolismo e del ritmo cardiaco dei mammiferi con la massa degli stessi e come essa inglobi i dati sperimentali noti già da almeno cento anni; il rapporto superficie-volume degli esseri viventi, che diventa massimo per le cellule, che perciò possono più facilmente assorbire nutrimento attraverso la loro "vasta" membrana; lo studio della distribuzione delle riserve di un organismo (sistema circolatorio, sistema di vasi nelle piante) anche con i frattali, che riescono a interpretare in modelli sistemi biologici così complessi. Alcuni di questi risultati sono stati applicati, come ha fatto notare il prof. Sbordone, in campi estremamente diversi ed anche impensabili inizialmente, come quello economico e finanziario, e perfino per avere un attendibile ordine di grandezza del tempo che impiegherebbe a bruciare la foresta amazzonica.
Il prof. Sbordone in tutta l'esposizione del tema è stato chiaro, preciso, comprensibile. E questa è la caratteristica di chi sa e di chi ha l'umiltà di mettere il suo sapere a disposizione anche dei non iniziati.
Un'annotazione personale. Anche io ho frequentato la Biblioteca di Matematica, arrampicata lassù, a via Mezzocannone, ma, per questioni di età, anni prima di Sbordone e Melone. I professori Miranda, Caccioppoli, Spampinato, Tolotti, Fraschetta ed altri furono i miei maestri. Sono solo riuscito ad essere un professore di Liceo: la frequentazione della Biblioteca è condizione necessaria ma non sufficiente per una buona carriera universitaria!
Il prossimo Incontro si terrà sabato, 24 febbraio 2001, alle ore 18.30, all'ex (?) Istituto Magistrale Statale A,Manzoni, ora Liceo pedagogico, in via De Gasperi. Il professore Paolo Strolin terrà la sua relazione dal titolo "Dalla Fisica Classica alla Fisica Moderna: un viaggio nel mondo dei perché".
Siete tutti invitati, già da oggi.
Lorenzo Di Donato |