ITIS GIORDANI …MIO VECCHIO GRANDE AMORE
di Pasquale de Marco
Questo messaggio è per i miei amici e colleghi dell'ITIS "Giordani" di Caserta, dove ho insegnato per 25 anni, ho studiato da alunno, la scuola alla quale ho affidato i miei tre figli affinchè imparassero soprattutto a vivere. 
L'anno scorso sono stato costretto, per ragioni di esubero a trasferirmi in altra scuola e mai, ho sentito tanta nostalgia e tanto desiderio di ritornare.
E' proprio vero che, le cose belle si apprezzano quando vengono a mancare.
Nella nostra città poi, si sparla sempre di tutto e di tutti, ma vi posso assicurare che, a mio modesto giudizio, al "Giordani", esistono, a tutti i livelli, persone straordinarie, operose, disponibili e colte come non ne ho mai trovate.
Questa lettera vuole essere un piccolo omaggio alla scuola che e' stata mia maestra di vita, e una garanzia per gli studenti di apprendere cio' che nella vita serve di pù, un piccolo conforto per tutti coloro che in questo momento nutrono qualche risentimento.
Ebbene, probabilmente, trent'anni insieme sono tanti e hanno senza alcun dubbio lasciato il segno.
Di insegnanti preparati ne esistono ancora tanti e in tutte le scuole. Di professori preparati, umili e soprattutto umani, pochi.
Bocciare o valutare negativamente un alunno, è facile. Difficile e' invece ricercarne le cause e meno facile ancora è guardare negli occhi dei nostri giovani e scoprire le ragioni e i motivi che li allontanano dalla scuola e dal sapere.
Bene, l'ITIS avrà senz'altro molti problemi da risolvere, tanti obiettivi da raggiungere, ma ha senza dubbio il grande merito di aver formato giovani che in un modo o nell'altro, hanno dato e danno testimonianza di capacità, di impegno e di umanità.
Già, quella cultura, semplice e chiara, essenziale e utile, che "Felice Santaniello, Nino Carozza, Mimi' Cuccaro, Carlo Farina, Carmine De Nitto, Tina Maggiò, Giorgio D'angelo, Vincenzo Fiorillo, Angelo Giaquinto, ieri e, 
i "Gaetano Mandato", Franco Zimbardi, Margherita Rossi, Nunzio Gioglio, Maria Calandra, Luciana Sanniti, Elio Gutturiello, Antimo Moretta, i vari Coleti, i Marchitto, i Catone e i Di Guglielmo, Gli Agnisola e i Mugherino , i vari Giudice e Senatori e…. tanti tanti altri ancora hanno saputo e sanno trasmettere ai nostri ragazzi.
Per non parlare poi del personale amministrativo e ausiliario che completa una "foto dinamica, allegra e viva , di quelle che si fanno guardare.
I presidi poi, da Rizzo, a Siniscalchi, da Toscano a Di Cecio all'attuale Villari, tra "mille polemiche", hanno diretto e dirigono l'orchestra con maestria, di quei "motivi" che fanno venire la "pelle d'oca", come " Sentimento" degli Avion Travel.
E gli studenti?
Il" nostro specchio": captano e assimilano da noi, soprattutto il comportamento e i messaggi nascosti.
Attenti, sorridenti, vigili, i "nostri giudici", di quelli che lasciano il segno nel cuore di chi, dopo anni di lavoro, parte per la pensione.
Mio caro ITIS, se fossi una donna ti direi che sei la più bella, che ti voglio tanto bene perche', con te ho realizzato tutte le mie aspirazioni... Se fossi un amico sincero ti direi grazie, per avermi dato l'opportunità di diffondere con umiltà la voglia del sapere e il desiderio di trasmettere, con la tecnologia o la fisarmonica, il messaggio di umanità e di solidarietà che sono le fondamenta del tuo successo.
Arrivederci mio caro vecchio ITIS
Pasquale De Marco