La tipica preparazione dei carciofi arrosto. Un profumo che qui al sud
conosciamo molto bene, soprattutto nei giorni di festa!
Pulire i carciofi, possibilmente della stessa dimensione, privandoli del
gambo (che non va buttato!) fin sotto il "cuore". Il taglio deve essere tale da
permettere all'ortaggio di rimanere in piedi. La varietà da preferire è quella
detta "mammola" sia per la bontà che per la grandezza che permette la cottura
migliore: infatti molte foglie esterne andranno perse e se il carciofo è
piccolo, ben poco ne resterà da mangiare Sciacquare i carciofi e batterli,
capovolti, su un tagliere in modo da allargare il "fiore". Riprendere i gambi,
privarli della corteccia esterna e tuffarli in acqua acidulata con limone.
Tritare grossolanamente il fusto interno con prezzemolo e aglio. Aggiungere
sale, un po d'olio e con questo composto farcire il cuore del carciofo. Per la
cottura ci sono diverse alternative: - la classica brace con il carbone. Porre
la grata ad almeno 10 cm e sorvegliare la cottura continuamente, girando e
cambiando di posto se necessario - la griglia elettrica. Non necessita di
stretta sorveglianza ma ogni tanto i carciofi vanno cambiati di posto sulla
griglia - la bistecchiera. Non è ottimale ma, se non avete un balcone o un
posto coperto e piove a dirotto... In tutti i casi è preferibile coprire i
carciofi durante la cottura (coperchio, panno bagnato,...) in modo da non
disperdere l'umidità
Il carciofo è cotto se tirando una fogli più interna, questa viene via
senza fatica Far intiepidire i carciofi e privarli delle foglie più
bruciate. |