Mostra "Il silenzio e il rumore della memoria" di Andrea Neri
Santa Maria Capua Vetere (CE) - dal 29 novembre 2024 al 2 gennaio 2025
Comunicato stampa
La Natura considerata nelle sue innumerevoli declinazioni, razionali e
irrazionali, simboliche e biologiche; la Memoria come traccia di un
vissuto, bagaglio di esperienze personali e collettive.
La mostra,
attraverso la scelta di alcune opere significative, testimonia la ricerca
artistica di Andrea Neri, dagli anni Novanta ad oggi.
Una ricerca
all’insegna della multimedialità che, in modo trasversale, si avvale di
tecniche diverse: tradizionali come la pittura, la scultura, l’incisione e
digitali, come la manipolazione fotografica e video.
Dalla metà degli
anni Ottanta, l’artista si avvale di una tecnica mutuata dall’affresco
pompeiano, ma piegata ad un uso più fluido e complesso per essere
adoperata, attraverso diversi artifici, su supporti di varia natura.
L’artista chiama queste opere “Affreschi ed Encausti”, dando indicazioni
sull’uso sia dei materiali sia degli elementi con cui essi interagiscono:
ossidi di ferro, terre, polvere di marmo, calce, cera, collanti, acqua,
fuoco, aria.
Le possibilità creative di tale procedimento sono
molteplici, gli elementi naturali entrano a vario titolo nella costruzione
dei lavori, sotto forma di impronte, di colori, di trasformazione chimica e
alchemica.
L’artista puntualizza che l’uso della “materia” non è solo
pittorico, ma concettuale.
Le opere vengono considerate “figurative”, in
quanto il risultato finale si assimila a ciò che riusciamo a trovare
abitualmente in natura. Non è una forma imitativa, ma quasi di
competizione.
L’operare procede in un’alternanza tra costruzione e
decostruzione, le tracce di ogni passaggio definiscono un percorso e un
processo.
L’esito conclusivo ci conduce a una riflessione sul valore del
Tempo, della Memoria e dell’Esistenza stessa.
Le opere sembrano pertanto
suggerire una fragilità, un’incompletezza e ci pongono un interrogativo:
fino a che punto è intervenuto l’artista e quanto invece è frutto di un
processo di mutazione chimica, naturale e casuale?
In realtà, tutto è
guidato, voluto e cercato, la materia e i pigmenti nel tempo mineralizzano,
diventando ancora più stabili e resistenti, ma l’interrogativo rimane
aperto.
Dalla fine degli anni Novanta, recuperando la passione per la
fotografia, l’artista produce immagini manipolate utilizzando le nuove
tecniche digitali.
Le opere realizzate sono idee e concetti espressi
attraverso gli stessi strumenti della comunicazione e assumono un aspetto
concettuale più “freddo”.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione
monografica con quattro testi esplicativi di: Enrico Crispoldi, Gabriele
Perretta, Luca Beatrice e Marco Di Mauro.
Centometriquadri Arte Contemporanea, via C. Santagata, n.14, Santa Maria
Capua Vetere (CE)