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XVI festival-laboratorio palascianiano

Capua (CE) - dal 20 ottobre 2024 al 1° giugno 2025

Comunicato stampa


 A ingresso gratuito, in varie sedi di Capua e dintorni, dal 20 ottobre 2024 al 1° giugno 2025 l'Accademia Palasciania terrà il XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».
L'evento consisterà nelle repliche di ventotto tra le più belle lezioni-spettacolo di Marco Palasciano, a chiudere la rosa delle cinquantacinque da replicare – scelte su centottanta – apertasi col festival-laboratorio «L'idea dell'uomo» (2019-2021) e proseguita con i «Paralipomeni de "L'idea dell'uomo"» (2022). (Il titolo «Dedalo o il sublime» è un anagramma di «L'idea dell'uomo bis».)
domenica 20 ottobre, alle ore 18:15, Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), il primo incontro sarà articolato in due lezioni separate da un intervallo musicale, una di storia e l'altra sul fiabesco, movimentate entrambe da vari racconti nell'àmbito del meraviglioso, dai più antichi miti alle fiabe dell'epoca barocca. In collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater
La lezione n. 1 – «L'inizio della storia. Dall'invenzione del vino alla Uruk di Ghilgàmesh (7500-2700 a.C.)» – tratterà delle meraviglie della tarda preistoria e della protostoria. Ecco la metallurgia, la ruota, il "Diluvio"; sorgono la prima città, Uruk, e la prima nazione, l'Egitto; nasce la scrittura, e si sistema la mitologia; Ghilgàmesh diventa re, ed egli e l'amico Enkidu diverranno leggenda.
La lezione n. 2 – «Dall'antica Rachele al moderno racconto fiabesco» – si avventurerà tra la Bibbia e Basile.
domenica 3 novembre, ore 18:15, chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19), Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi separate da un intervallo.
La lezione n. 3 – «Nabucco e i nabi onde restò di stucco» – narrerà del re di Babilonia, dei suoi sogni e della loro interpretazione da parte del giovane profeta Daniele, non senza una demusicalizzata incursione nel «Nabucco» verdiano.
La lezione n. 4 – «Le armi di Armageddon» – avrà per temi base la guerra e annessi crimini, la follia criminale, la hýbris e l'Apocalisse.
A cura dell'Accademia Palasciania in collaborazione con Capua Sacra
domenica 17 novembre, ore 18:15, chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19), lezione-spettacolo n. 5 "Vita supernova. Il mondo come volatilità e ripresentazione"
Il mondo come volatilità e ripresentazione» (a sbertucciare il titolo schopenhaueriano «Il mondo come volontà e rappresentazione»). Simbolo di partenza sarà una tromba del Giudizio atta a resuscitare gli eventi da noi vissuti, per sottoporli – in vista dell'incipit d'una vita nova – ad un'analisi che ponga fine a ogni distorsione interpretativa. Quindi il discorso si amplierà fino al profondo nesso matematico, o quasi, fra etica universale ed evoluzione dell'universo, dove fra l'altro non ha senso alcuno l'idea di giudizio. Per finire si giocherà al gioco della "camera magica", una sorta di giro del mondo sulle ali dell'immaginazione.

Per il programma completo di «Dedalo o il sublime» si veda il blog dell'Accademia Palasciania.

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