Mostra “Ordito. Il paese dei mestieri mai visti” di Battista Marello
Aliano (mt) - dal 21 al 25 agosto 2024
Comunicato stampa
In occasione del Festival “La luna e i calanchi” di Aliano, dal 21 al 25
agosto presso la Casa della Paesologia si terrà la mostra dei disegni di
Battista Marello realizzati per il volume Ordito. Il paese dei mestieri mai
visti, scritto da Franco Arminio e pubblicato da Terre Blu. Nel corso
dell’esposizione, in data ancora da stabilirsi, Franco Armino, Grazia
Coppola e Battista Marello presenteranno il libro.
Ordito esce dalla
penna di un poeta, con le eteree visioni di mestieri mai visti. Su un filo
di inchiostro Arminio costruisce un paese immaginario. Il suo tratto è
delicato, forte l’intento. Ci sono uomini, vivi e morti, e alberi e animali
e nuvole basse, uffici e botteghe artigianali e anche curiosi arnesi da
lavoro. Il luogo riflette un ordine la cui cifra appare misteriosa.
Nella Ordito di Marello il filo di inchiostro si ispessisce. L’artista per
rendere manifesto il mai visto ridisegna tarocchi a loro volta mai visti,
22 i trionfi, o arcani, come 22 sono i mestieri ideati da Arminio. Così sul
tavolo sono messe giù una ad una le carte: lo stiranuvole, la tritanebbia,
il catturavento e tutte le altre figure.
La Ordito del testo ha dentro
l’essenza dei paesi della Paesologia con gli abitanti in bilico sul margine
di una possibilità. La Ordito delle immagini ha bene in vista la ciminiera
di Ferdinandopoli, città esperimento di una possibile organizzazione del
lavoro e della comunità. Gli inchiostri di chi scrive e di chi disegna
intrecciandosi si fanno trama di seta, il poeta e l’artista diventano
interpreti di mestieri inauditi: maneggiatori del sacro e custodi di
utopie.
Franco Arminio è nato a Bisaccia nel 1960, in Irpinia
d’Oriente. Autodefinitosi ‘paesologo’, ha raccontato i piccoli paesi
d’Italia descrivendo con estrema realtà la situazione soprattutto del
Mezzogiorno d’Italia. È ispiratore e punto di riferimento di molte
iniziative contro lo spopolamento dell’Italia interna, come la Casa della
paesologia a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano. Da
anni racconta disagi e meraviglie dei paesi più trascurati.
Ha
pubblicato più di trenta libri, tra i quali Viaggio nel cratere, Vento
forte tra Lacedonia e Candela, Cartoline dai morti, Terracarne, Cedi la
strada agli alberi, Resteranno i canti, L’infinito senza farci caso, La
cura dello sguardo, Lettera a chi non c’era, Studi sull’amore, Sacro minore
e La cura dello sguardo. Nuova farmacia poetica.
Battista Marello è
nato a Caserta nel 1948, dove vive e lavora nel Belvedere di San Leucio, la
Ferdinandopoli di Ferdinando IV. All’iniziale contatto con gli ambienti
artistici dell’area napoletana, si aggiunge la prolungata frequentazione
dello studio romano di Pericle Fazzini, fino agli anni ’80.
Sacerdote e
artista, opera una ricerca sulle tematiche dell’arte sacra contemporanea.
Tra le sue opere vanno annoverate le porte bronzee per Cetara, presso
Amalfi, quelle della Cattedrale Vanvitelliana di Caserta e del Duomo
duecentesco di Caserta Vecchia, del Duomo di Positano e di Valeggio sul
Mincio, del Santuario mariano di Ariano Irpino, il portale minore della
chiesa del Bernini in Castel Gandolfo (inaugurato da Benedetto XVI per il
suo 60° di Sacerdozio, il 2011) e le 3 porte del Santuario di Pompei.