Tifatini Cinema 2024
Pozzovetere (CE) - dal 20 Luglio al 4 Agosto 2024
Comunicato stampa
In Piazza Colli Tifatini, la rassegna cinematografica all'aperto ad
ingresso gratuito. Inizio ore 20:30, con la proiezione di un cartone
animato. Sarà anche possibile degustare specialità locali
20
Luglio, Goffredo e l'Italia chiamo', Regia di Angelo Antonucci.
La vita, gli amori, gli ideali di libertà del giovane poeta e patriota
Goffredo Mameli, autore dell'inno degli Italiani, morto a soli 21 anni, il
6 luglio del 1849, combattendo per l'indipendenza dell'Italia
21
Luglio, "Come può uno scoglio", diretto da Gennaro Nunziante
L'amicizia tra un candidato sindaco di Treviso e un ex galeotto.
27 Luglio, "C'e' ancora domani" di Paola Cortellesi
Roma, maggio 1946. La città è occupata, come il resto d'Italia dopo la
sconfitta e le tragiche devastazioni lasciate dalla seconda guerra
mondiale, dai reparti militari Alleati; inoltre è imminente il referendum
istituzionale e l'elezione dell'Assemblea Costituente del 2 e 3 giugno.
Delia è sposata con Ivano, uomo violento e manesco, dal quale viene
quotidianamente percossa e svilita. La coppia ha tre figli. La primogenita,
Marcella, prossima al fidanzamento, disprezza la madre per la passività con
cui subisce gli abusi coniugali, sospettando oltretutto che il padre la
tradisca con altre donne durante le sue uscite serali. La giornata di Delia
si divide tra le faccende domestiche e vari lavoretti sottopagati, in
particolare uno nel quale un giovane ragazzo, benché semplice apprendista,
percepisce una paga maggiore della sua solamente perché è un uomo.
Le
uniche fonti di sollievo sono l'amicizia con Marisa, una fruttivendola
spiritosa e ottimista (che, al contrario di Delia, ha una relazione
matrimoniale sana), e con il meccanico Nino, con il quale aveva avuto in
passato un innamoramento che non si era però concretizzato in una proposta
di matrimonio. L'uomo le propone di andare con lui al Nord per avere
opportunità lavorative e di vita migliori.
Un giorno Delia restituisce
una foto di famiglia ritrovata casualmente a un soldato afroamericano,
William, che l'aveva smarrita. Questi la ringrazia offrendole del
cioccolato. Dopo altri incontri fortuiti, in cui le parla soltanto in
inglese senza riuscire a farsi capire, William nota i lividi sul corpo di
Delia e intuisce che c'è un problema. La donna riceve anche una lettera
misteriosa che inizialmente getta via, ma poi decide di custodire, traendo
da essa la forza per reagire alla sua condizione. Nel frattempo Marcella
organizza il matrimonio con Giulio Moretti, il giovane rampollo di una
famiglia benestante, proprietaria di un bar della zona. Ivano subodora il
tornaconto economico che potrebbe scaturire dalle nozze fra i due e Sergio
e Franchino, i figli minori della coppia, non vedono l'ora che la sorella
si sposi e se ne vada da casa per potersi prendere il suo letto e non dover
dormire più assieme. Nonostante il pranzo a casa di Delia con i probabili
consuoceri abbia degli esiti imbarazzanti dovuti al comportamento volgare
di Ivano, Sergio, Franchino e Ottorino, il padre di Ivano che vive assieme
a loro, Giulio e Marcella si fidanzano ufficialmente.
Successivamente
Delia intuisce che il ragazzo della figlia presenta gli stessi
atteggiamenti possessivi e violenti del marito e teme che Marcella possa
andare incontro a un destino simile al suo, con un matrimonio in cui
verrebbe regolarmente vessata e umiliata. Tramite l'aiuto di William, fa
quindi esplodere il bar del futuro genero, riducendo in miseria la sua
famiglia e causando indirettamente la rottura del fidanzamento.
A questo
punto la donna pare decisa a scappare dal marito, utilizzando il 2 giugno
come data fatidica. Il giorno fissato si prepara ideando uno stratagemma
per allontanarsi senza destare sospetti, ma il suocero muore
improvvisamente; viene dunque organizzata la veglia funebre che vincola
Delia a restare a casa per tutto il giorno. La donna non si perde d'animo,
dicendosi che "c'è ancora domani" per mettere in atto il suo piano.
Il
mattino successivo, Delia lascia a Marcella una busta con una lettera e dei
soldi (che aveva originariamente risparmiato per il suo corredo nuziale) e
che invece vuole che la figlia usi per poter studiare e diplomarsi (poiché
il marito asseriva che una figlia femmina non dovesse farlo e che il denaro
dovesse essere risparmiato soltanto per l'istruzione dei due figli maschi).
La protagonista si avvia a compiere finalmente ciò che aveva in programma:
recarsi di nascosto alle urne per votare al referendum fra monarchia e
repubblica ed eleggere l'Assemblea Costituente, votando per la prima volta,
come tante altre donne d'Italia. Prima di entrare al seggio, si rende conto
di aver lasciato inavvertitamente a casa la tessera elettorale, quando
viene raggiunta prima dal marito e poi dalla figlia che, avendo trovato la
scheda, vanno a cercare Delia con intenti opposti: il primo per riportare
la moglie di forza a casa e la seconda per consegnare la tessera alla madre
e permetterle così di votare.
Marcella riesce a darle il documento,
mentre Ivano, che si era diretto minaccioso verso di lei, viene fermato
dallo sguardo deciso della moglie la quale fissandolo, attorniata da altre
donne che come lei hanno votato per la prima volta, lo spinge a desistere e
ad andarsene.
28 Luglio, Giancarlo Siani in "Succede
anche nelle migliori famiglie" scritto, diretto ed interpretato da
Alessandro Siani
Davide Di Rienzo, laureato in medicina, non svolge la
professione di medico, dedicandosi invece al volontariato presso la
Caritas, in quanto soggiogato dall’opprimente e ipercritica figura del
padre, anch'esso medico rinomato, che lo ritiene la pecora nera della sua
famiglia. Alla morte del padre, Davide con i suoi due fratelli, Isabella e
Renzo, che svolgono rispettivamente la professione di psicologa e avvocato,
fa ritorno alla villa di famiglia in Sicilia, dove la madre Lina,
visibilmente scossa e provata dalla perdita, chiede ai figli di rimanere
con lei.
Trascorsi alcuni giorni nella tenuta di famiglia, la madre
appare rinvigorita e gioiosa, lasciando i tre figli in uno stato di
confusione e incredulità. Lo stato d'animo della madre viene spiegato dalla
stessa attraverso l'annuncio del suo imminente matrimonio con il signor
Angelo Cederna, ex fidanzato d’infanzia. I tre fratelli reagiscono
unitariamente contrari all'unione della madre con Cederna, ma la madre non
dà ascolto ai figli procedendo con l'organizzazione delle sue seconde
nozze. Il giorno del matrimonio una serie di vicissitudini portano a
scoprire dei segreti familiari, ribaltando nuovamente le dinamiche
familiari tra la madre e i figli.
3 Agosto, "Wonka" di
Paul King.
Il giovane cioccolataio Willy Wonka arriva in una nuova
città con il sogno di aprire una cioccolateria alle Gallerie Gourmet.
Tuttavia, i suoi primi sforzi sono vani, dato che pur piacendo alla folla
Wonka incontra l'opposizione dei tre affermati cioccolatai del luogo,
Slugworth, Prodnose e Fickelgruber, che gli aizzano contro la polizia.
Inoltre Willy viene raggirato dalla sua padrona di casa, l'avida signora
Scrubbit, che esige un affitto esorbitante e costringe il giovane a
lavorare nella sua lavanderia finché non potrà permettersi di pagare.
Mentre viene sfruttato dalla Scrubbit, Willy conosce l'orfana Noodle, il
contabile Abacus, l'idraulica Piper, il comico Larry e la centralinista
Lottie, anche loro costretti a lavorare nella lavanderia con lo stesso
imbroglio; i cinque gli raccontano che Slughworth, Prodnose e Fickelgruber
gestiscono un cartello del cioccolato, con sede nei sotterranei della
cattedrale gestita da Padre Julius ed i suoi monaci ciocco-dipendenti,
tramite cui sono sempre riusciti ad eliminare qualsiasi potenziale minaccia
per i loro affari. Grazie a un sotterfugio, Willy riesce a evadere dalla
lavanderia e a cominciare a vendere il cioccolato insieme a Noodle, a cui
rivela che la sua passione per il dolce nasce dall'ultimo regalo fattogli
dalla madre prima di morire: una barretta di cioccolato.
Un giorno Wonka
si accorge che un misterioso omino arancione che lo segue da anni gli ha
rubato i cioccolatini e dopo avergli teso una trappola, lo cattura. Prima
di fuggire, la creatura rivela di essere un Umpa Lumpa di nome Spilungo
(Lofty in originale), esiliato dalla sua tribù anni prima quando Wonka
aveva inconsapevolmente rubato dei preziosi chicchi di cacao a cui lui era
stato messo a guardia.
Una vendita dopo l'altra, nonostante i tre rivali
e il capo della polizia, corrotto dai loro regali in cioccolato, gli diano
la caccia giorno per giorno, alla fine Wonka e i suoi amici guadagnano
abbastanza soldi per aprire un negozio. La Scrubbit però, avvertita dal
cartello del cioccolato, aggiunge sudore di yeti ai cioccolatini di Wonka.
La folla entusiasta all'apertura della cioccolateria comincia a sviluppare
problemi di irsutismo appena assaggia i cioccolatini e l'inaugurazione si
trasforma in un disastro. Dopo che il suo negozio è stato devastato dalla
folla inferocita, Wonka viene avvicinato dai membri del cartello, che si
offrono di saldare i debiti dei suoi amici verso la Scrubbit in cambio
della sua immediata partenza dalla città. Wonka accetta e, lasciati i suoi
amici, si imbarca su un battello, ma Spilungo lo convince appena in tempo a
tornare indietro e reagire, salvandosi poi insieme a lui da un carico di
esplosivo che Prodnose, Ficklegruber e Slugworth avevano messo a bordo per
ucciderlo.
Mentre Abacus, Piper, Larry e Lottie vengono rilasciati dalla
lavanderia, Noodle è destinata a rimanervi prigioniera. Wonka e gli altri
salvano la ragazza e il cioccolataio, ricordandosi che Noodle porta appeso
al collo un anello simile a quello di Slugworth, le rivela che lei è la
nipote di Slugworth: questo, scoperto che il fratello Zebedeo aveva avuto
una figlia con una donna colta ma povera, aveva corrotto la Scrubbit
affinché tenesse Noodle rinchiusa, così che lei non potesse reclamare la
sua eredità di famiglia e aveva mentito alla cognata dicendole che la
bambina era morta. Tentando di annientare il cartello, Noodle e Wonka
entrano nella loro base segreta con un sotterfugio, ma vengono accerchiati
dai tre cioccolatai, che vogliono annegarli nelle loro riserve di
cioccolato. Vengono salvati appena in tempo da Spilungo e, grazie ad
Abacus, rivelano alla polizia le frodi fiscali e la corruzione perpetrata
dal cartello, i cui membri vengono prontamente arrestati. Mentre la folla
assaggia finalmente il cioccolato di Wonka, il giovane scarta la barretta
lasciatagli dalla madre: la donna aveva messo in essa un biglietto dorato
in cui gli ricordava che il cioccolato è migliore se condiviso. Wonka
divide quindi la barretta con i suoi amici.
Noodle ritrova la sua madre
biologica, mentre Wonka acquista un castello abbandonato e comincia a
costruirvi la sua fabbrica di cioccolato aiutato da Spilungo. In una scena
a metà dei titoli di coda Spilungo svela che Abacus, Piper, Lottie e Larry
sono tornati felici alle loro vecchie vite, mentre la Scrubbit e il suo
complice Bleacher sono stati arrestati per aver sabotato i dolci di Willy.
4 Agosto, "L'ultima volta che siamo stati bambini",
regia di Claudio Bisio
Roma, estate 1943. Quattro bambini stringono
amicizia e passano le loro giornate giocando alla guerra: Italo, figlio di
un federale fascista, Anacleto Barocci; Cosimo, che vive con il nonno
insieme al fratello minore; Vanda, un'orfana che vive in convento; e
Riccardo, i cui genitori sono ebrei. Un giorno, per ordine del governo, gli
ebrei romani sono deportati, incluso Riccardo e la sua famiglia. Quando gli
amici scoprono la sua scomparsa, vengono vagamente a sapere che gli ebrei
sono stati portati in Germania e decidono di andare a liberarlo, seguendo a
piedi i binari ferroviari. Sulle loro tracce si dirigono Vittorio, il
fratello maggiore di Italo, e Suor Agnese, una suora particolarmente
affezionata a Vanda.
I gruppi vivono diverse avventure e approfondiscono
i loro rapporti: Italo vuole essere un perfetto fascista dopo essere stato
umiliato dal padre a favore di Vittorio, Vanda rivela di aver accettato la
proposta di Riccardo di essere adottata dalla sua famiglia prima che
venissero deportati e Cosimo soffre per la perdita della madre e l'esilio
del padre, allontanato per aver insultato il Duce. I bambini scoprono gli
orrori del conflitto quando si imbattono in alcuni cadaveri uccisi dai
soldati e accettano di uccidere e cucinare il loro galletto portafortuna,
rubato in precedenza, per sfamare una famiglia ridotta alla povertà.
Vittorio e Agnese, a un certo punto del viaggio, sono costretti a vestirsi
con abiti civili, ma vengono scoperti da alcuni soldati che li scambiano
per sovversivi e minacciano di giustiziarli. Italo, Vanda e Cosimo,
incrociando l'esecuzione, riescono a salvare i due chiarendo l'equivoco.
Vittorio e Italo si riappacificano e tutti si preparano a prendere un treno
per tornare a Roma. In stazione si ferma un convoglio che deve portare gli
ebrei ai campi e Italo decide di salirci sopra spacciandosi per un bambino
ebreo, così da andare a liberare Riccardo, su incoraggiamento degli amici.
La voce fuori campo di Vanda racconta che quando loro tre erano partiti da
Roma per salvarlo, Riccardo era già morto. Della data di morte di Italo
invece non si saprà mai nulla in quanto non era schedato. Nel presente
Vanda e Cosimo, sposati e ormai anziani, portano la loro nipotina nella
stessa stazione da cui Italo era partito, affermando che si tratta del
posto in cui "sono stati bambini l'ultima volta".