Personale "La danza invisibile" di Domenico Napolitano
Parete (CE) - dal 5 al 15 aprile 2024
Comunicato stampa
Al Palazzo Art Museum di Parete, dal 5 al 15 aprile prossimo, sarà esposta
la mostra personale "La danza invisibile" di Domenico Napolitano.
Il
progetto espositivo, curato dall'Associazione La Tenda, che gestice con
straordinaria qualità le attività del PAM, e patrocinato dal Comune di
Parete, ci mostra i dipinti recenti dell'artista, eseguiti per il Palazzo
Ducale.
In questi dipinti recenti, la pittura di Napolitano, si sviluppa
con la solita qualità espressiva, secondo stesure più rarefatte, in
un'esplosione di colori, che sembrano quasi sul punto di nebulizzarsi.
Dipinti, pervasi da una tensione, uno sforzo enorme di bilanciamento, tra
una potenza incontenibile e il tentativo di restringerla all'interno di un
limite. Queste tensioni energetiche, rimandano alla particolare condizione
umana.
Un "mondo" che sentiamo e percepiamo agitato da forze
incontrollate, di segno opposto e contrario, violente, che sembrano
obbedire soltanto al caos, ed al tempo stesso, il desiderio e l'urgenza di
ricondurre il tutto ad un equlibrio, ad una ridefinizione del sistema. La
tecnica pittorica sembra controllare i flussi di energia che percorrono il
dipinto, i colori sono squillanti, forme iconiche sembrano affiorare da
particelle sconosciute lontane nel tempo, quasi primordiali. E' una pittura
che sa distinguersi ed essere riconoscibile, originale, pur utilizzando uno
dei materiali espressivi più antichi dell'arte. Sono colori, tessiture,
emulsioni che ricompongono un'immaginario progetto visivo, che scende ad un
livello di verità fatto di fotoni, molecole, particelle che collidono. Il
risultato non è quello della realtà tangibile che ci appare, ma una
costante pratica della dissimulazione, quella danza invisibile della
materia che appunto, da il titolo alla mostra.
Un universo misterioso,
dove possiamo solo supporre l'esistente.
In un suo recente scritto,
l'artista dichiara: "Dipingo ipotesi, progetti, teorie visive. Non si
tratta di trascendere la materia ad un livello spirituale dell'arte. Ne di
precipitare ansie e preoccupazioni sulla tela o di dare forma a pulsioni e
istinti dell'inconscio.
Io cerco collisioni di particelle, fotoni,
quanti, energia primordiale. Immaginare, quì, non sta nel senso di trovare
un'immagine, ma nel processo di formulare ipotesi, intuire tracce, segnali,
impronte, scie. Sono una macchina poetica che non fabbrica cose, che non è
utile, se non a cercare risposte, insistendo su un mistero dove le immagini
familiari non possono più aiutarci.
I miei strumenti sono quelli
dell'arte, nel mio caso della pittura. La danza invisibile della materia,
ci circonda, ci penetra, miliardi di particelle che esistono in stati
differenti, inafferrabili. E' attraverso la traccia energetica del loro
riverbero che forse ne possiamo intuire l'esistenza, così come avviene in
quel campo di forza che è il dipinto, in quel miliardesimo di secondo.
Materie leggere, anzi leggerissime, particelle, un bosone di Higgs.
Energia, campo, forza, esistenze infinitesimali. Un viaggio nel tempo più
lontano e nello spazio più piccolo, a velocità che nemmeno possiamo pensare
di concepire, che posso solo formulare attraverso ipotesi fantastiche, che
non potranno mai essere provate.
E' il viaggio mio, da quando rapidi
tocchi, quasi per paura di fare ammutolire il processo, suggerivano mondi
ancora al di là da venire, cose che si perdevano nella vastità
dell'universo, varchi che schiudono le porte di un territorio invisibile.
Il quello spazio dove il viaggio degli scienziati è guidato da un qualcosa
che li accomuna agli artisti. Un territorio invariabile dove la nostra
percezione della realtà, non ci spiega nulla, dove invece ciò che
consideriamo paradossale e lontano, è forse una possibilità, un mondo delle
cose".
L'inaugurazione è fissata venerdì 5 aprile alle 18:30.
L'esposizione è
visitabile tutti i giorni, sabato e domenica su appuntamento, chiamando il
3382759611 o il 3663374085, dalle 17:00 alle 20:00.
Palazzo Art Museum,
Palazzo Ducale – Via Umberto I, Parete.
Con il Patrocinio del Comune di
Parete e a cura dell'Associazione "La Tenda".