Caffè Letterario del teatro Comunale: eventi
Caserta - Aprile-giugno 2024
Comunicato stampa
10 Aprile, ore 17:30, Presentazione di "Quei giorni
perduti" di Giuseppe Carlo Comes ed Alessandro Manna
Con gli autori ne
discuteranno Maria Beatrice Crisci ed Enzo De Rosa. Interverranno la
referente del Patto per la Lettura Città di Caserta Lucia Monaco e
l’assessore alla Cultura del Comune di Caserta Enzo Battarra. La
manifestazione è organizzata in collaborazione con Patto per la Lettura
Città di Caserta, Caserta città che legge, Liberalibri e Caserta Eventi e
notizie.
IL LIBRO
Il titolo: «Quei giorni perduti» sono le prime
parole di una delle perle lasciateci in eredità da Fabrizio De André.
Abbiamo scelto di qualificare perduti i giorni del lockdown - ai quali si
riferiscono gran parte dei testi e le immagini raccolti nel libro - per due
motivi. Il primo è evidente a tutti, poiché nella vita di ognuno sono stati
cancellate del tutto o in gran parte le attività quotidiane: la scuola, il
lavoro, il tempo dedicato agli affetti e alle amicizie, e così via
elencando. Ma ancora più grave è la considerazione che è andata persa,
almeno finora, l’occasione di riconsiderare in maniera critica e
propositiva il nostro stile di vita, dove “nostro” non è riferito soltanto
a noi italiani ma, chi più chi meno, a tutti gli abitanti del Pianeta che
non siano Terzo o Quarto Mondo. Questo non vuol dire, però, che quel
periodo e quelle esperienze vadano considerate del tutto e
irrimediabilmente persi. Anche se momenti, eventi, comportamenti, pensieri
e propositi positivi sembrano non aver fruttificato, in certi campi ancora
la Storia procede lentamente, sembra dimentichi ma spesso sta
metabolizzando.
G. C. Comes: «Era il 20 di febbraio del 2020 quando
decisi - perché avevo capito, tardi, perché ave- vo sperato d’essermi
sbagliato - che quel micro-essere che si incuneava nei polmoni dei primi
citta- dini di Wuhan avrebbe prodotto un uragano in Europa e ovunque nel
mondo. Avevo anche sperato, con un connotato alto di egoismo italico, che
la diffusione del virus potesse essere confinata nella immensa città
dov’era apparso. In fondo gli ottomila cinquecento settantatré chilometri
che separano Caserta e Wuhan potevano essere abbastanza per essere
ottimisti, fosse stato solo per il tempo, che, memore di Marco Polo,
illusoriamente calcolavo fosse assai lungo, perché quell’invisibile e
implacabile uccisore, sconosciuto e imprendibile, percorresse intera la Via
della Seta».
A. Manna: «Durante il periodo più tragico dell'emergenza
pandemica per il Covid19, nelle settimane di lockdown, sul settimanale Il
Caffè, per la rubrica Occhio discreto, ho provato a ragionare di immagini,
emblemi, simboli, icone, che si andavano conformando e che, trami- te
social e chat, ci stavamo scambiando e condividendo. E quindi, nei discorsi
(meglio, nei pensieri che andavo condividendo a mia volta) si sono sommati
l'analisi fotografica, a partire dal valore documentario delle immagini e
della costruzione di simboli e icone, l'osservazione dei social e del web
in generale e, ovviamente, la mestizia dei tempi, i numeri, le foto, la
mancanza di contatti, solo sublimata da videoconferenze, webinar, riunioni
via Pc».
GLI AUTORI
Giuseppe Carlo Comes dice di sé che ha imparato,
da bambino, a leggere e a scrivere disegnando le lettere dell’alfabeto
sulle mattonelle di creta della casa del nonno con un pennello intinto
nell’acqua; si è divertito da ragazzo a scrivere su giornaletti
ciclostilati locali; ha allargato i luoghi ove depositare i suoi pensieri -
dai muri, ai bagni, ai dazebao - durante la contestazione sessantottina.
Laureatosi in Economia ha coperto ruoli di direzione e di consulenza in
aziende ed enti locali, scegliendo di rimanere scomodo, soprattutto per sé.
La sua penna esprime, senza perifrasi, la sacrosanta indignazione per la
consunzione dei valori, per l’ottuso consumismo, per la diffusa corruzione,
per la gratuita e barbara violenza che connotano i nostri tempi, ma anche
l’entusiasmo, che non rinuncia all’ironia, e la speranza che battersi con
coerenza e con coraggio non è mai inutile. Se uno scritto non riesce a
infastidire nessuno – è il suo pensiero – è meglio non scriverlo.
Alessandro Manna si occupa di comunicazione e design. Fotografa dal 1980,
prima nell'ambito del Gruppo Fotografico Il Pentaprisma fino al 1985 e poi,
dal 1993, con Dagherro-Tipi Fotoamatori Insieme, associazione di cultura
fotografica di cui è tra i promotori e con la quale partecipa e organizza
mostre, proiezioni, concorsi, dibattiti, corsi e workshop. Ha ricevuto
menzioni speciali e premi in diversi concorsi e ha vinto (1994) la terza
edizione del concorso nazionale Immagine: nuove frontiere organizzata da
C.G.S. Movies 2000. È del marzo 1995 la sua prima personale, La presenza
del passato, cui sono seguite Il velo di Maja (2001/2002 con testi e
critiche di Giorgio Tani, Nando Santonastaso, Angelo de Falco e Enzo
Battarra), Manipolando (2003), Owen chiama Ferdinando (2004) e Setografie
(2006) con la presentazione di Giorgio Agnisola. Ha collaborato per diversi
anni alle attività delle gallerie Studio Oggetto e Metro Spazio Arte,
curando mostra e scrivendo di critica fotografica e artistica; collabora,
dalla fondazione, a “Il Caffè”. Appassionato di enogastronomia è presidente
di Slow Food Caserta APS.
martedì 16 aprile, ore 17,30,
presentazione di “Non solo numeri” di Teresa Del Prete
Dopo i saluti
dell’assessore alla Cultura Enzo Battarra e della vicepresidente
dell’Istituto di Studi Atellani Imma Pezzullo, a introdurre l’incontro sarà
la dirigente scolastica del liceo Manzoni di Caserta Adele Vairo. Quindi,
l’autrice dialogherà con la giornalista Maria Beatrice Crisci.
Il libro
“Non solo numeri. 50 paia di scarpette rosse … e tanto altro” è edito
dall’Istituto di Studi Atellani.
Con questo suo secondo volume Teresa
Del Prete rafforza il suo pluridecennale impegno nel contrasto alle
problematiche dell’universo femminile dopo aver pubblicato a marzo scorso,
con la Graus Edizioni, una raccolta di narrazioni dal titolo “Prospettive”,
sulla differenza di genere per la quale ha ricevuto la recensione dalla
rubrica “Leggilibri” di Rai3 ad opera di Claudio Ciccarone. Con la sua casa
editrice, a maggio 2023, è stata anche ospite a Bruxelles del Parlamento
Europeo quale componente di una delegazione in rappresentanza della cultura
campana. L'autrice da novembre 2023 è opinionista per il quotidiano “Roma”
sulle tematiche femminili. L'impegno di Teresa Del Prete è sempre stato
alieno da qualsiasi orientamento ideologico e partitico.
17
Aprile, ore 18, Soroptimist presenta "Il mondo nell'eta'
dell'insicurezza"
Interventi: Dott.ssa Cinzia Battista,
Ricercatrice e analista di Politica Internazionale de Il Mattino, Marina
Campanile, DS
19 maggio, ore 10:30, Presentazione di "Maresa" di Angela
Profidia
Intervengono: Alda Della Selva, Marilena Lucente, Paolo
Miggiano, letture di Massimo Santoro
23 maggio, ore 18,
presentazione di "Fondamentali" a cura di Olga Campofreda e Alessia Tuselli
Introduce Lidia Luberto
6 giugno, ore 17, presentazione di "Estella" di Valerio Varesi
Teatro Comunale Parravano, Via Mazzini, Caserta