Serata finale del Premio Bianca d’Aponte 19a edizione
Aversa (CE) - 28 Ottobre 2023
Articolo-intervista di Rossella Barsali, foto di Pia Di Donato
Bianca D’Aponte era una cantautrice e adesso è una magia che si ripete ogni anno, e ogni anno suo padre Gaetano e l’Associazione Musicale Onlus Bianca D’Aponte rende omaggio alla sua arte acerba, di ragazza appena districatasi dall’adolescenza, portando alla ribalta l’essenza di Bianca, scomparsa troppo presto: cosa significa essere cantautrici e musiciste, allora come oggi, è il particolarissimo motivo dell’esistenza del Premio Bianca D’Aponte, voluto e realizzato insieme al direttore artistico, il compianto Fausto Mesolella. L’Auditorium dedicato a Bianca non potrebbe contenere pubblico, artisti e giuria, giunti numerosi, quindi siamo tutti al Teatro Cimarosa di Aversa, ed è qui che incontro Pia Di Donato, venuta come sempre a presenziare la kermesse.
Io: - …Emozionata?
Pia: Come sempre: la magia del Premio Bianca D'Aponte
si rinnova per la 19°volta: teatro pieno in ogni ordine, molti spettatori
in piedi, non una ma due giurie di eccezione con nomi che fanno tremare i
polsi a qualsiasi musicista... e nove professioniste selezionate fra le
centinaia che si iscrivono al premio che nel corso delle due serate si sono
fatte conoscere e che ci hanno regalato un pezzo della loro creatività.-
Io: Leggo che tra i giurati c’è anche Rapetti Mogol, Fausta Vetere, Mauro
Pagani, Rossana Casale, Mariella Nava e tanti altri musicisti, compresa la
“madrina “ del Premio di quest’anno, Nina Zilli…e, con vero piacere,
vediamo tra i giurati anche Mimì Ciaramella!
Pia: Doveva esserci anche
Teresa De Sio, assente per problemi di salute: ma il suo vocale, inviato
alla direzione della manifestazione, è stato davvero accorato. Come
dichiarato da Mauro Pagani "Sono tutti felici di essere qui" intendendo non
solo le concorrenti ma anche i giurati, la band, il pubblico... ecco il
perché, come me, chi va una prima volta... poi viene stregato e ci ritorna
ogni anno!
Mariella Nava
Io : L’apertura affidata a Mariella Nava, con l’omaggio a Fausto
[Mesolella] è stata potente…
Pia: Si, una splendida "Se veramente Dio
esisti", ci ha ricordato il direttore artistico storico, Fausto Mesolella,
che, insieme a Gaetano (papà di Bianca) è stato creatore della kermesse,
unica in Italia, che premia le cantautrici. Ma anche il minuto di silenzio
per ricordare tutti i morti nelle guerre che insaguinano il mondo è stato
significativo: il teatro era nel silenzio completo!
Io: Poi è arrivata Moà, vincitrice della precedente edizione, largamente
elogiata da Carlotta Scarlotto e Ottavio Nieddu [presentatori della
kermesse], e devo ammettere di aver intuito che il livello è piuttosto
alto!
Pia: Ti dò ragione, non solo per Moà, ma anche per le altre
cantautrici! Un compito non facile, quello del giurato…
Nina Zilli
Io: La direzione artistica di Ferruccio Spinetti è palpabile: ottimi
musicisti, anche quelli scelti dalle cantautrici per presentare i pezzi-
Pia: - Una band residente di eccezione diretta da Alessandro Crescenzo,
pianista d’elezione. Federico Luongo (chitarre), ha affiancato anche
l'esibizione di Flo e della madrina Nina Zilli che ha coinvolto il pubblico
con sonorità soul e R&B, ritrovabili anche nel brano di Bianca "Lo
specchio" che, come da tradizione, ogni madrina sceglie per ricordare la
cantautrice aversana.
Io: Tutte giovanissime, la cantautrici, provenienti da tutt’Italia: credevo
fosse una competizione più nostrana…
Pia: No, no: oramai il Premio
Bianca D’Aponte è assimilabile al Premio Tenco, basta guardare i componenti
della giuria premio della Critica “Fausto Mesolella”!! E’ naturale che il
palco aversano sia ambìto dalle musiciste e compositrici, rappresenta un
trampolino di lancio importante per la carriera. Le nove cantautrici si
sono alternate sul palco con le loro storie e con le loro melodie accolte
sempre calorosamente dal pubblico...ed alcune di loro militano già in
formazioni di un certo rilievo.... eppure sono qui a mettersi in gioco.
Qualche anno fa addirittura Momo si candidò come concorrente!
Irene Buselli
Io: Alcune delle cantautrici hanno frequentato il Conservatorio [F.
Giannizzari, C. Ianniciello, C. Cafiero], altre hanno avuto percorsi
musicali meno formali, ma comunque tutte le proposte sono interessanti.
Pia: L’apprezzamento è tangibile: i premi in palio sono stati tanti fra cui
quello della critica "Fausto Mesolella", dedicato quest'anno a Oscar
Avogadro, [noto paroliere, ha scritto anche per Mario Lavezzi, Loredana
Bertè, Ornella Vanoni e Sandro Giacobbe] vinto da Irene Buselli di Genova,
autrice di Così sottile. Ogni cantautrice è “vincitrice” come spesso ripete
Gaetano D’Aponte proprio perché ha avuto la possibilità di esibirsi alla
presenza di tanti addetti ai lavori
Mauro Pagani
Io: - Prima di svelare il nome della vincitrice del Premio Bianca D’Aponte
di questa 19° edizione, però, è d’uopo citare un evento straordinario.
Pia: Direi! In attesa dei risultati della giuria la serata ha vissuto
momenti di rara bellezza con la premiazione (e doppia standing ovation,
prima e dopo la sua esibizione) "alla carriera" di Mauro Pagani, che ha
eseguito una "Crêuza de mä" [composta con e per F. De Andrè] da spellarsi le
mani per gli applausi, il trascinante blues di John Mayall Laurel "Canyon
Home", e "Impressioni di settembre", portata al successo dalla PFM.
Chiara Ianniciello con Nina Zilli
Io: Pagani è un pilastro della musica italiana, è leggenda! La
manifestazione si è ulteriormente impreziosita! E proprio lui ha consegnato
il premio Bianca D’Aponte a….?
Pia: … Chiara Ianniciello, di Salerno,
che ha cantato "Le zanzare" …
Io: …apprezzabili solo in quest’unica volta!!
consulta: Premio Bianca d’Aponte 19a edizione