Tre giorni Martucciana al Museo Campano
Capua (CE) - dal 16 al 18 giugno 2023
Comunicato stampa
Nella splendida cornice del Museo Campano di Capua, il 16,17 e il 18
giugno, nella sala Francesco Liani, si terrà l’evento “Tre giorni
Martucciana”. L’evento è promosso dall’ente Provincia di Caserta e dalla
dirigenza del Museo nella persona del direttore dott. Giovanni Solino in
collaborazione con le associazioni culturali NeverLandAngels e Damusa aps.
Tale evento - novità assoluta- è stato organizzato con l’intento di
ricordare questo celebre musicista capuano, conosciuto in tutta Italia ed
anche all’estero per le sue sublimi e celebri composizioni. Questo in breve
il programma della Tre giorni.
Venerdì 16 giugno alle
ore 18:00 si terrà l’esecuzione di una parte della Messa autografa di
Martucci: il “Laudamus Te” per tenore solo.
Sabato 17 giugno,
ore 11:00, vi sarà un convegno sulla figura di Giuseppe Martucci come
musicista e compositore, con la partecipazione di Maestri provenienti da
diversi Conservatori italiani. Sarà possibile ammirare, grazie alla visita
guidata a cura della Damusa aps, la sala con i cimeli appartenuti al
Maestro.
Domenica 18 giugno, alle ore 17:30, ci sarà
un concerto a cura di diversi musicisti e cantanti che eseguiranno le
composizioni di Giuseppe Martucci.
Giuseppe Martucci (Capua, 6 gennaio 1856 – Napoli, 1 giugno 1909) è stato
un compositore, pianista e direttore d’orchestra italiano.
Figlio del
trombettista Gaetano Martucci e di Orsola Martucciello, fu un bambino
prodigio: a soli otto anni teneva concerti solistici al pianoforte. Divenne
ben presto un pianista apprezzato internazionalmente. Allievo di Beniamino
Cesi e Paolo Serrao al Conservatorio di Napoli, di lui tesserono le lodi
Anton Rubinstein e Franz Liszt. Non meno significativa fu la sua attività
di direttore d’orchestra.
La sua fama è anche legata al suo impegno per
il rinnovamento della cultura musicale italiana; contribuì notevolmente
alla diffusione in Italia delle opere di Ludwig van Beethoven, di Robert
Schumann, di Johannes Brahms, di Liszt, di Wagner, di César Franck, Vincent
d’Indy, Édouard Lalo e di molti altri musicisti europei.
Nel 1880 fu
nominato docente al Conservatorio di Napoli; dal 1886 fu direttore del
Conservatorio di Bologna, dove ebbe come allievo prediletto il pianista
Guido Alberto Fano, per poi ricoprire la stessa carica nuovamente a Napoli
dal 1902. Tra i suoi allievi si ricorda in particolare modo Ottorino
Respighi.
Martucci fu tra i pochi autori italiani del suo tempo a non
comporre opere teatrali e questo per evidente reazione al mondo musicale
italiano dell’epoca, ancora orientato in modo quasi esclusivo verso il
melodramma; ciononostante, Martucci fu tra gli artefici della prima
esecuzione in Italia del Tristano e Isotta di Richard Wagner, avvenuta a
Bologna nel 1888.
Alcuni degli oggetti e dei documenti a lui appartenuti
sono ora conservati al Museo Provinciale Campano, nella sua cittadina
natale.
Il suo stile compositivo risente soprattutto della musica
romantica centroeuropea, con punti di riferimento principali in Brahms,
Schumann e Wagner, anche se ciò non gli impedì di sviluppare tematiche
personali, più vicine alla cultura popolare italiana.
La sua musica ha
trovato uno strenuo sostenitore nel celebre direttore d’orchestra Arturo
Toscanini, che spesso eseguì nei suoi programmi concertistici i lavori
sinfonici di Martucci. Il compositore Gian Francesco Malipiero dichiarò che
fu nella Seconda sinfonia di Martucci che riconobbe l’inizio del
rinnovamento della musica non operistica italiana.