Personale dedicata a Michael Biberstein "Beyond"
Caserta - dal 16 Aprile al 5 Giugno 2023
Comunicato stampa
Beyond, a cura di Marina Guida: un invito a guardare oltre, una mostra
immersiva dove ad essere protagonista è l’enigma della percezione.
Immensità, sublime e mistero, questi i fondamenti attorno ai quali ruotano
i lavori dell’artista svizzero, per la prima volta esposti in Italia in uno
spazio istituzionale.
La mostra, organizzata in collaborazione con la
Galleria Giorgio Persano di Torino, è stata selezionata dal Comitato
scientifico del Museo attraverso il bando di valorizzazione partecipata del
primo semestre 2023 della Reggia di Caserta.
Il bando è uno strumento di
condivisione, sperimentazione, creazione e innovazione di contenuti
culturali. Istituti di ricerca, università, centri di formazione, operatori
culturali, cooperative, fondazioni, associazioni di volontariato e di
promozione sociale, raggruppamenti di associazioni e altri soggetti senza
scopo di lucro hanno la possibilità di presentare proposte che prevedano
attività di fruizione culturale e valorizzazione fisica o virtuale del
patrimonio, momenti di aggregazione, utilizzo di espressioni artistiche e
creative all’interno del Palazzo reale, nel Parco o all’Acquedotto
carolino.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 5 giugno negli
Appartamenti della Regina. La visita è inclusa nel costo ordinario del
biglietto di ingresso/abbonamento al Museo.
Le grandi tele appositamente
scelte per l’occasione, non a caso presentate in un sito monumentale così
carico di simbologia e spiritualità, rimandano a luoghi onirici, stranianti
ed eterei che sembrano emergere da una fitta nebbia, alimentando contrasti
fra toni caldi e toni freddi, ottenuti per graduali diluizioni della
densità della materia pittorica.
Mettendo in scena paesaggi mentali,
spazi atmosferici, elementi monocromi, spiragli di luce e rari accenni di
colore simili a vortici, Beyond ci spinge ad attraversare le superfici dei
dipinti nel tentativo di cogliere quanto si pone dietro a ciò che emerge
come un cielo uggioso, cupo, ma al contempo intriso di un’atmosfera
elettrica, un’energia luminosa in potenza, generatrice di attrazione e
sgomento, di fascino ipnotico, che accarezza, ammalia, ma è pronta a
divampare e, per questo, renderci inquieti.
Come sottolinea la curatrice
Marina Guida nel testo critico che accompagna l’esposizione: “È un processo
creativo innestato sulla capacità di sottrazione dell’orpello visivo quello
di Biberstein, che mira all’essenza del concetto mediante un attento lavoro
di azzeramento dell’elemento inessenziale, sia esso iconico o mentale.
L’artista sceglie di sottrarre, piuttosto che aggiungere. Sottrae, nei suoi
lavori, la ricerca della forma, del tratteggio, del contorno, sottrae la
figura, la narrazione. Siamo di fronte al grado zero di una pittura
radicale di matrice analitica, che si rivela lentamente, per velature,
quasi a richiamare il carattere mistico e meditativo della pittura Sumi-e.”